LETTURATURA Jǫrð è citata nella
Prose Edda
di Snorri, nel passo dove si fornisce la genealogia e la
discendenza di Nótt, come figlia che costei ebbe
da
Annarr:
Nǫrfi eða Narfi hét jǫtunn er
bygði í Jǫtunheimum. Hann átti
dóttur er Nótt hét. Hon var svǫrt
ok døkk sem hon átti ætt til. Hon
var gipt þeim manni er Naglfari
hét. Þeira sonr hét Uðr. Því næst
var hon gipt þeim er Annarr hét.
Jǫrð hét þeira dóttir. Síðarst
átti hana Dellingr, var hann Ása
ættar. Var þeira sonr Dagr. Var
hann ljóss ok fagr eptir faðerni
sínu. |
Nǫrfi o
Narfi si chiamava un gigante che abitava in
Jǫtunheimr. Egli aveva una figlia,
che si chiamava
Nótt, la quale era scura di carnagione e
nera di capelli, come si addiceva alla sua stirpe. Ella era moglie di un uomo
chiamato
Naglfari. Loro figlio fu
Auðr. In seguito fu sposata a uno che si
chiamava
Annarr. La loro figlia si chiamò
Jǫrð. Infine ebbe
Dellingr, che era della stirpe degli
Æsir. Loro figlio fu
Dagr. Egli era luminoso e bello come suo padre. |
Snorri Sturluson:
Prose Edda > Gylfaginning [10] |
Altrove, Snorri afferma che la terra [Jǫrð] sia figlia e moglie di
Óðinn (il quale viene dunque identificato con
Annarr), e che da questa unione sia nato
il dio del tuono Þórr.
Ok fyrir því má
hann heita Allfǫðr at hann er
faðir allra goðanna ok manna ok
alls þess er af honum ok hans
krapti var fullt gert. Jǫrðin var
dóttir hans ok kona hans. Af henni
gerði hann hinn fyrsta soninn, en
þat er Ásaþórr. Honum fylgði afl
ok sterkleikr, þar af sigrar hann ǫll kvikvendi. |
Per questo [Óðinn] deve essere chiamato
Allfǫðr, perché egli è padre di tutti gli dèi, degli uomini e di tutto ciò
che grazie a lui e alla sua potenza fu compiuto. La terra [Jǫrð] fu sua figlia e
sua moglie. Da essa ebbe il primo figlio, che è
Ásaþórr: lo accompagnano virtù e forza, e
per questo egli vince su tutti gli altri esseri viventi. |
Snorri Sturluson:
Prose Edda > Gylfaginning [9] |
D'altra parte, nello
Skáldskaparmál, Snorri
dichiara esplicitamente «figlio di Jǫrð» [son Jarðar] una regolare
kenning poetica per indicare Þórr,
di cui egli fornisce peraltro diversi esempi.
Hvernig skal kenna Þór? Svá at
kalla hann son Óðins ok Jarðar... |
Quali sono le kenningar per Þórr? Si può chiamarlo figlio di Óðinn e di
Jǫrð... |
Snorri Sturluson:
Prose Edda >
Skáldskaparmál [11] |
Che Jǫrð fosse madre di Þórr,
viene suggerito in molte altre fonti, dove il dio del tuono viene appunto
chiamato «figlio di Jǫrð». Così ad esempio esordisce la
Þrymskviða:
Vreiðr var þá Vingþórr
er hann vaknaði
ok síns hamars
of saknati,
skegg nam at hrista,
skǫr nam at dýja,
réð Jarðar burr
um at þreifask. |
Irato era Vingþórr
al suo risveglio:
del suo martello
avvertì la mancanza.
Si tormentava la barba,
scuoteva il capelli:
il figlio di Jǫrð
si tastò intorno. |
Ljóða Edda
> Þrymskviða
[1] |
E nel Lokasenna parimenti si
legge:
Jarðar burr
er hér nú inn kominn;
hví þrasir þú svá, Þórr?
en þá þorir þú ekki
er þú skalt við úlfinn vega,
ok svelgr hann allan Sigfǫður. |
Il figlio di Jǫrð
ecco è giunto;
perché te la prendi, Þórr?
Non sei altrettanto gagliardo
quando devi combattere col lupo
che intero divora .Sigfǫðr. |
Ljóða Edda
> Lokasenna
[58] |
Tali kenning non ci forniscono però ulteriori informazioni su Jǫrð.
Ella viene ancora citata da Snorri in un rapido passo, dove si chiarisce la sua
natura divina:
Jǫrð, móðir Þórs, ok Rindr, móðir
Vála, eru talðar með ásynjum. |
Jǫrð, madre di
Þórr, e Rindr, la madre di
Váli, sono annoverate fra le ásyniur. |
Snorri Sturluson:
Prose Edda > Gylfaginning [9] |
Snorri si riferisce qui all'elenco delle dee [Ásynja heiti] delle
þulur, dove Jǫrð compare insieme a tutte le altre ásyniur. La
dea compare anche, significativamente, nell'elenco dei «nomi della terra» [Jarðar
heiti] delle þulur. La traduzione di questo passo è ardua in quanto
si tratta di una serie di sinonimi e quasi-sinonimi della terra, del suolo, del
campo, etc., le cui sfumature di significato – quando conosciute – sono ardue da
riprodurre in italiano. Tra i vari termini compaiono anche due importanti
epiteti di Jǫrð:
Hlóðyn
e Fjǫrgyn.
Jǫrð, fjǫrn, rofa,
eskja ok hlǫðyn,
gyma, sif, fjǫrgyn,
grund, hauðr ok rǫnd,
fold, vangr ok fíf,
frón, hjarl ok barmr,
land, bjǫð, þruma,
láð ok merski. |
Þulur > Jarðar
heiti
[1] |
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