SCHEDARIO

GERMANI
Scandinavi

MITI GERMANICI
Ginnungagap
GINUNNGAGAP
La spalancata voragine dei tempi primordiale, il vuoto che precedette la creazione del mondo.

* * *

 

MITOLOGIA
MITI
  • All'inizio dei tempi non c'era la terra né in alto si vedeva il cielo, non c'erano il mare e le spiagge, non v'erano piante, né erba, né altre creature viventi. Dovunque si spalancava il Ginnungagap, baratro vuoto, oscuro e senza forma.
  • Il Ginnungagap è diviso in Niflheimr a nord e Múspellsheimr a sud.
  • Lo attraversano gli undici fiumi primordiali, detti Élivágar, scaturiti dalla fonte di Hvergelmir, sita in Niflheimr.
  • Vi nasce Ymir e vi abitano i giganti primordiali da lui discesi.
  • Vi nasce la vacca Auðhumla che, leccando il sale che incrostava delle pietre ghiacciate, libera Búri.
  • Quando i figli di Borr uccidono Ymir, portano il suo corpo nel mezzo del Ginnungagap, e creano la terra.
FILOLOGIA
ORTOGRAFIA

  ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI

FONTI

Norreno Ginnungagap Gap [vas] ginnvnga [R]
Ginnvnga gap [Rs | W | T | U]

ETIMOLOGIA

Ginnungagap, cosmonimo.
Termine dal significato quasi ossimorico: «apertura spalancata», «abisso aperto», e simili.

  1. Ginnunga- | La prima parte della parola, ginnunga-, è termine piuttosto discusso. Si trova in antico alto tedesco un ginunga che glossa il latino hiatus e rictus, indicando fra l'altro un'apertura carsica del suolo; vi è anche l'anglosassone ginung che glossa il latino barritus, garrulitas, morsus (Grimm 1835 | Meli 2008). Il termine potrebbe derivare da un verbo *beginnan (inglese to begin «iniziare»), radice attestata in tutte le lingue teutoniche ma scomparsa in germanico settentrionale, dove sarebbe sopravvissuto solo come prefisso. In anglosassone sono attestati l'aggettivo gin(n)e «vasto, aperto» e il sostantivo gin «fauci» (cfr. garsecges gin «fauci dell'oceano»), formalmente e semanticamente simili al norreno gin, anch'esso indicante le «fauci» degli animali, da cui il verbo gína «aprire la bocca, sbadigliare» (cfr. antico alto tedesco ginen, anglosassone ginan, inglese to yawn, tedesco gähnen, col medesimo significato) (Isnardi 1975 | Meli 2008). Questa parola sarebbe corradicale col greco cháinen «stare aperto», da cui il termine Cháos (Cleasby ~ Vigfússon 1874 | Polia 1983), creando un legame ideale tra le due concezioni di uno stato primordiale precedente la creazione.
    In norreno, tuttavia, il suffisso ginn- viene utilizzato davanti a sostantivi e aggettivi per rimarcarne l'intensità. Lo ritroviamo in parole come ginnregin o ginnheilǫg «dèi supremi» e, appunto, in un termine come ginnungar, che sembra indicare l'universo o il complesso delle divinità (Cleasby ~ Vigfússon 1874). Si vedano al riguardo composti come ginnungahiminn, il «cielo degli abissi» che si stendeva al di sopra del Ginnungagap, o ginnungavé, i luoghi sacri dell'universo. L'anglosassone presenta un simile uso, come testimoniano ginfæst «assai dotato» e ginnwised «assai sapiente».
    Tra l'altro in norreno il verbo ginna «ingannare, ubriacare», da cui ginning «inganno» (la prima parte della Prose Edda è appunto intitolata Gilfaginning «inganno di Gylfi»). D'uso poetico, ginnungr significa «folle» (ma anche «sparviero», animale che si riteneva ammaliasse le prede col proprio sguardo). È però più probabile che il significato da noi cercato sia il precedente (nonostante Marcello Meli traduca Ginnungagap con un sorprendente «spazio per falconi», intendendolo come una kenning per «vuoto, aria» (Meli 2008)).
     
  2. -gap | Il sostantivo gap, scarsamente usato in letteratura, vuol dire semplicemente «spazio vuoto, interruzione» (cfr. anglosassone geap, inglese gap, danese gab). Lo ritroviamo presente in toponimi norvegesi, ma non islandesi (Meli 2008). Il termine è a legato al norreno gapa «sbadigliare, spalancare la bocca», che indica in letteratura lo spalancarsi di una mascella. Parlando del lupo Fenrir, Snorri dice che avanzasse gapanda munn «con le mascelle spalancate» (Gylfaginning [51]).
FONTI

Ljóða Edda > Vǫluspá [3]
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [4-5 | 8 | 15]
Scolio: Adamo di Brema: Gesta Hammaburgensis Ecclesiæ Pontificum [IV: 39]
Cfr. Wessobrunner Gebet

BIBLIOGRAFIA
RIFERIMENTI
PAGINE
Il sacrificio di Ymir - Cosmogonia nordica

Creazione pagina: 01.01.2009
Ultima modifica: 21.03.2016

 
POSTA
© BIFRǪST
Tutti i diritti riservati