ETIMOLOGIA Il nome del dio è fornito in
diverse lezioni. È Chŭrsŭ
[Хърсъ] nel
Se
pověsti vremjanĭnichŭ lětŭ,
ma Chorsŭ
[Хoрсъ] nei testi
ecclesiastici e nel Choždenie bogorodicy po mukam.
Nello
Slovo o
pŭlku Igorevě il nome
appare nella lezione Chrŭsŭ
[Хръсъ].
Gli studiosi tendono a ricercare l'etimologia del nomen nel mondo
iranico. Al riguardo, sono state avanzate possibili relazioni con termini quali l'antico persiano
xvarənāh «splendore regale» e avestico xvarəš «fulgido». Entrambe
queste parole, indubbiamente derivate da xvarə
«sole», si muovono però in un campo etimologico dove s'incrociano i significati
di «maestoso, regale, sovrano».
Da questo punto di vista, il nome potrebbe essere molto vicino a un
termine iranico i cui esiti sono: l'avestico hvarə хšаētəm, il medio
persiano xvaršēt, il persiano xuršīd «sole splendente».
La stessa etimologia potrebbe anche essere alla base di dio un
Xorз, attestato presso gli Alani (cfr.
ossetico xorз «buono») (Vyncke 1970).
Un'altra interpretazione, non incompatibile con la lettura iranica, ci conduce presso il
popolo uralico dei Voguli, dove Kvores è il dio del
cielo. Secondo Pisani non sarebbe impossibile stabilire una connessione tra
Kvores e
Chŭrsŭ,
nome che in origine avrebbe suonato *Chvoros (Pisani 1949).
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LETTURA Il dio antico-russo
Chŭrsŭ è citato in più di una fonte, ma senza molti dettagli. Lo
troviamo innanzitutto tra le sei divinità del «Canone di Volodimirŭ», i cui idoli,
cioè, erano stati innalzati dal gran principe Volodimirŭ
sulla collina di Boričevŭ in Kievŭ, come
riportato nel
Se pověsti vremjanĭnichŭ lětŭ,
o «Cronaca degli anni passati»:
И нача княжити Володимеръ въ
Киевѣ
единъ, и постави кумиры на холму внѣ
двора теремнаго: Перуна древяна, а главу его
сребрену, а усъ златъ, и Хърса, Дажьбога, и
Стрибога и Симарьгла, и Мокошь. |
I nača knjažiti Volodimerŭ vŭ Kievě edinŭ, i postavi
kumiry na cholmu vně dvora teremnago: Peruna drevjana, a glavu ego srebrenu, a
usŭ zlatŭ, i Chŭrsa, Dažĭboga, i Striboga i Simarĭgla, i Mokošĭ. |
E cominciò
a regnare Volodimirŭ
in Kievŭ, da solo, ed eresse simulacri sulla
collina che si trovava dietro il terem:
di
Perunŭ
in legno, con la testa d'argento e i baffi
d'oro, e di
Chŭrsŭ, di
Dažĭbogŭ, e di
Stribogŭ,
e di
Simarĭglŭ,
e di
Mokošĭ. |
Se pověsti vremjanĭnichŭ lětŭ [6488/980] |
Un passo molto suggestivo nello
Slovo o pŭlku Igorevě,
o «Cantare delle gesta di Igor'», narra del principe-stregone
Vseslavŭ Brjačislavovičŭ di Polockŭ, il quale, trasformato in lupo,
tagliava la strada
al dio Chrŭsŭ.
Всеславъ князь людемъ судяше, княземъ грады
рядяше, а самъ въ ночь влъкомъ рыскаше: изъ
Кыева дорискаше до куръ Тмутороканя,
великому Хръсови влъкомъ путь прерыскаше. |
Vseslavŭ knjazĭ ljudemŭ sudjaše, knjazemŭ grady
rjadjaše, a samŭ vŭ nočĭ vlŭkomŭ ryskaše: izŭ Kyeva doriskaše do kurŭ
Tmutorokanja, velikomu Chrŭsovi vlŭkomŭ putĭ preryskaše. |
Il principe
Vseslavŭ
amministrava la
giustizia, e governava i principi
delle città, nella notte però
galoppava come lupo, prima del
canto del gallo correva da Kievŭ
fino a Tmutorokanĭ e tagliava la
strada al grande
Chrŭsŭ. |
Slovo o pŭlku Igorevě
[88] |
Chŭrsŭ è poi citato in alcune omelie [slova i poučenija],
dove si condanna il popolo che, nonostante l'introduzione del Cristianesimo,
ancora indugia nella bicredenza e rivolge preghiere e piccoli sacrifici agli dèi
e agli spiriti del livello inferiore.
Ad esempio, nello
Slovo Christoljubca, il
«Sermone del Christoljubec», leggiamo:
...non potendo sopportare i cristiani che vivono nella
doppia fede e credono in
Perunŭ, in
Chŭrsŭ, in
Simŭ, in
Rĭglŭ, in
Mokošĭ,
nelle
vile... |
...Quelli che pregano il fuoco sotto l'essiccatoio, le
vile,
Mokošĭ,
Simŭ,
Rĭglŭ,
Perunŭ,
Volosŭ dio del bestiame,
Chŭrsŭ,
Rodŭ,
le
rožanizy e tutti i loro dèi
maledetti... |
Slova i poučenija
>
Slovo Christoljubca |
E nello
Slovo sv. Grigorija ob idolach,
il «Sermone di San Gregorio sugli idoli», si trova:
Troviamo poi
Chŭrsŭ citato poi nella Choždenie bogorodicy po mukam,
la «Discesa
della Vergine all'Inferno» un apocrifo russo del XII secolo,
in cui la Vergine Maria, testimone dei tormenti infernali, intercede presso Dio
per ottenere un periodo annuale di sospensione delle pene per i dannati.
Это те, кто не веровали в отца и сына и святого духа,
забыли бога и веровали в то, что сотворил нам бог для трудов наших, прозвав это
богами: солнце и месяц, землю и воду, и зверей и гадов; все это те люди сделали
из камней, — Траяна, Хорса, Велеса, Перуна в богов превратили, и были одержимы
злым бесом, и веровали, и до сих пор во мраке злом находятся, потому здесь так
мучаются |
Ėto te, kto ne verovali v otca i syna i svjatogo
ducha, zabyli boga i verovali v to, čto sotvoril nam bog dlja trudov našich,
prozvav ėto bogami: solnce i mesjac, zemlju i vodu, i zverej i gadov; vse ėto te
ljudi sdelali iz kamnej, — Trajana, Chorsa, Velesa, Peruna v bogov prevratili, i
byli oderžimy zlym besom, i verovali, i do sich por vo mrake zlom nachodjatsja,
potomu zdesĭ tak mučajutsja. |
Questi sono coloro che non credono nel Padre, nel Figlio
e nello Spirito Santo, hanno dimenticato Dio e non credono in ciò che Dio a
creato per noi, ed essi hanno chiamato dèi il sole e la luna, la terra e
l'acqua, gli animali e i rettili, più tutti quegli idoli di pietra,
Trojanŭ,
Chorsŭ,
Velesŭ e
Perunŭ,
ed essi adorarono come dèi questi dèmoni malvagi, e sono ancora nelle tenebre
del male, perché ancora credono in essi. |
Choždenie bogorodicy po mukam |
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