ETIMOLOGIA
Il nome di Bǫlþorn
è traducibile come «spina
di male», «spina
malvagia».
-
bǫl-
| La prima parte del costrutto è la radice del sostantivo neutro bǫl
«male, sfortuna». Cfr. antico alto tedesco balv,
antico sassone balu, anglosassone balew, inglese bale, da cui
l'aggettivo baleful «funesto»; la parola
è scomparsa in tedesco e danese moderni; in
gotico troviamo i composti balvavesei e
balveins «tortura, punizione».
Troviamo la stessa parola anche nel costrutto
Bǫlverkr «[colui che] agisce male»,
epiteto di Óðinn.
- -þorn | La seconda parte è il sostantivo maschile þorn
«spina». Cfr. antico alto tedesco dorn > tedesco Dorn; anglosassone
þorn >
inglese thorn; norreno þorn > danese torn, norvegese
torn; nel
gotico di Ulfila la parola compare nella forma þaurnus. Ma þorn
è anche il nome della terza runa ᚦ dell'alfabeto fuþark, la cui
forma ricorda appunto una spina di rovo e ha
ispirato la lettera latina þ,
dallo stesso nome. La lettera
þorn
è anche chiamata «runa del gigante», in quanto
iniziale della parola
þurs «gigante».
Il nome di Bǫlþorn,
dunque, suggerisce l'interpretazione di un
gigante portatore di incantesimi malefici |