SCHEDARIO

GERMANI
Scandinavi

MITI GERMANICI
Élivágar
Þund
ÞUND
Fiume cosmico, arduo da oltrepassare, che scorre intorno alla Valhǫll.

* * *

 

MITOLOGIA
MITI
  • Scorre intorno alla Valhǫll, rendendone arduo il guado per raggiungere la sala.
  • Guizza tra le sue onde il «pesce di Þjóðvitnir».
FILOLOGIA
ORTOGRAFIA

  ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI

MSS.

Norreno Þund Þund [R]

ETIMOLOGIA

Þund, idronimo.
Forse «rimbombante» o «tonante».

  • Probabilmente da un termine paleo-norreno per «tuono», a sua volta dall'antico germanico *þūnraz, sia sostantivo maschile indicante il fenomeno atmosferico, sia denominazione del dio del tuono (cfr. antico alto tedesco donar > tedesco Donner; antico frisone þuner; medio olandese donre > olandese donder; antico inglese þunor > inglese thunder; danese torden); in scandinavo, persa la sillaba centrale, la radice si è conservata unicamente nel teonimo Þórr (cfr. danese Thor, norvegese e svedese Tor, islandese Þór). La -d finale nell'idronimo Þund è analoga alla dentale epentetica sviluppata sia inglese che in olandese, ma assente nelle altre lingue (Cleasby ~ Vigfússon 2000). La radice deriva a sua volta da un proto-indoeuropeo *TON- (cfr. sanscrito tanyati, persiano tondar, pašto taṇā; greco sténein, latino tonāre; antico irlandese torand > torann, gallese taran; russo ston, lituano stenéti; tra i teonimi, l'ḫittita Tarḫunta e il gallico Taranis).
LETTERATURA

Il nome del fiume Þund compare in una delle più enigmatiche strofe del Grímnismál.

Þýtr þund,
unir þjóðvitnis
fiskr flóði í;
árstraumr
þikkir ofmikill
valglaui at vaða.
Il Þund rumoreggia,
nuota di «Þjóðvitnir
il pesce» nell'onda.
Il vortice
si mostra periglioso
al guado della Valhǫll.
Ljóða Edda > Grímnismál [21]

Che il Þund sia un fiume sembra evidente dal contesto della strofa, e tale interpretazione è accettata dalla maggior parte degli studiosi. Si tratta probabilmente delle medesime correnti che i figli di Múspell sono costretti ad attraversare a nuoto se vogliono arrivare ad Ásgarðr, una volta infranto il ponte Bifrǫst (Fáfnismál [15]).

Questo fiume Þund è citato soltanto in un'altra fonte, il Bergbúaþáttur, un poema scaldico del XIII secolo, dove leggiamo:

Þytr var of Þundar Glitni. C'è del fragore nel Glitnir del Þund.
Bergbúaþáttr [4]

Questa strofa, ricorda Eysteinn Bjǫrnsson, viene convenzionalmente intesa come «c'è del fragore sulle montagne». Glitnir è la dimora dove il dio Forseti promana i suoi giudizi, e il «Glitnir del Þund» [Þundar Glitni] viene interpretato come «la dimora del fiume», una kenning per indicare le «montagne», anche se esistono altre interpretazioni. La caratteristica principale del Þund sembra essere il fragore. Sia il Grímnismál che il Bergbúaþáttr associano al fiume la medesima forma verbale þýtr/þytr, presente indicativo del verbo þjóta «rumoreggiare». In norreno questo verbo indicava indifferentemente l'ululato dei lupi, il sibilo del vento o lo scroscio delle onde, coprendo l'intero spettro uditivo. Il nome stesso del fiume, Þund, è legato alla radice germanica per «tuono» (cfr. inglese thunder). Eysteinn ritiene che il Þund sia ipostasi dell'atmosfera stessa, percorsa dal turbine del vento e rimbombante del fragore dei tuoni. (Björnsson 2000)

Saggio: [ Hvergelmir > I fiumi del cielo]►

FONTI

Ljóða Edda > Grímnismál [21]
Bergbúaþáttr [4]

BIBLIOGRAFIA
RIFERIMENTI
PAGINE
Hvergelmir - I fiumi dell'universo

Creazione pagina: 01.01.2009
Ultima modifica: 26.06.2013

 
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