LETTURATURA Di Kári,
personificazione del vento, tratta innanzitutto il
Supplementum Historiæ Norvegicæ, dove troviamo questo passo:
Ferniotus, rex Finlandiæ filios tres habuit: Logie, flamma,
creditus in ignem imperium gerere. [...]. Káre ventus, creditus idem à cæcis
ethnicis in divorum numero ut Æolus quidam ventis præesse; Hlǿr idem etiam Ægier
dictus est mare. |
Fornjótr, re di Finlandia ebbe tre
figli: Logi, «fiamma», del quale si ritiene abbia il
dominio sul fuoco. [...]. Kári, «vento», che i ciechi
abitanti del luogo ritengono nel consesso degli dèi preposto ai venti come quel
certo Eolo. Allo stesso modo il mare è detto Hlér e
anche Ægir. |
Supplementum Historiæ Norvegicæ [c1] |
Si dice anche che il figlio di Kári sia
Frosti, detto anche Jǫkull,
signore del gelo [alias Iøcull, à gelu sic dictus]
(Isnardi 1977)
Di tale tradizione, seppure con accenti lievemente meno
mitologici, si tratta all'inizio della Orkneyinga saga,
la «Saga degli uomini delle Orcadi», dove si dice:
Fornjótr hefir konungr heitit. Hann réð fyrir Gotlandi, er
kallat er Finnland ok Kvenland. Þat er fyrir austan hafsbotn þann, er gengr til
móts við Gandvík; þat kǫllum vér Helsingjabotn. Fornjótr átti þrjá syni. Hét
einn Hlér, er vér kǫllum Ægi, annarr Logi, þriði Kári. Hann var faðir Frosta,
fǫður Snæs ins gamla. Hans sonr hét Þorri... |
C'era un re di nome Fornjótr. Egli
regnava sul Gotland e su quelle terre chiamate Finnland e Kveland, che si
estendono a oriente del Gandvík, golfo che noi chiamiamo di Helsingjabotn.
Fornjótr aveva tre figli. Il primo si chiamava
Hlér, che noi chiamiamo Ægir,
il secondo Logi e il terzo Kári. Questo fu il
padre di Frosti, il padre di
Snær inn gamla, il «vecchio». Il figlio di questi si chiamava
Þorri... |
Orkneyinga saga [1] |
Questa genealogia è completata in un piccolo trattato
intitolato Hversu Noregr byggðist, «come la
Norvegia fu popolata», dov'è scritto:
Fornjótr hét maðr. Hann átti þrjá sonu. Var einn Hlér, annarr
Logi, þriði Kári. Hann réð fyrir vindum, en Logi fyrir eldi, Hlér fyrir sjó.
Kári var faðir Jǫkuls, fǫður Snæs konungs, en bǫrn Snæs konungs váru þau Þorri,
Fǫnn, Drífa ok Mjǫll. Þorri var konungr ágætr. Hann réð fyrir Gotlandi,
Kvenlandi ok Finnlandi. |
Un uomo si chiamava Fornjótr; aveva tre
figli. Il primo si chiamava Hlér, il secondo
Logi e il terzo Kári. Questi governava sui venti,
Logi sul fuoco, Hlér sul mare.
Kári era il padre di Jǫkull, padre di re
Snær. I figli di Snær
erano Þorri, Fǫnn,
Drífa e Mjǫll.
Þorri fu un eccellente sovrano. Regnava sul
Gotland, il Kvenland e il Finnland. |
Hversu Noregr byggðist |
Che questa genealogia sia del tutto mitica, lo si capisce dai
nomi dei discendenti di Kári. Frosti è «freddo»
(Jǫkull «ghiacciaio»), Snær
«neve», Þorri «mese del quarto vento»,
Fǫnn «nevischio», Mjǫll
«neve fresca», Drífa «tormenta di neve».
L'identificazione poetica tra l'elemento e la
sua personificazione mitologica, viene definita nelle þulur, dove Kári
è citato tra i nomi del vento [veðra heiti].
Snorri, allorché fornisce le kenningar per il vento [vindskenningar],
ricorda appunto la parentela di
Kári con
Fornjótr e
Ægir:
Hvernig skal kenna vind? Svá at kalla
hann son Fornjóts, bróður Ægis ok elds, brjót viðar, skaði ok bani eða hundr eð
vargr viðar eða segls eða seglreiða. |
Quali sono le kenningar per il
vento? Lo si può chiamare figlio di Fornjótr,
fratello di Ægir e del fuoco, distruttore del legno,
danno e rovina, cane, lupo del bosco, della vela o del sartiame. |
Snorri
Sturluson: Prose Edda >
Skáldskaparmál [35] |
Nello stesso capitolo, Snorri cita anche un distico tratto dallo
Norðrsetudrápa
dello scaldo groenlandese (?) Sveinn, dove il vento viene definito «figlio
spietato di Fornjótr» [Fornjóts synir ljótir]
(Skáldskaparmál [35 {137}]).
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