FILOLOGIA |
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LEZIONE DEI
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FONTI |
Norreno |
Svartálfaheimr |
Svartalfa heim |
Prose Edda |
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ETIMOLOGIA Svartálfaheimr, toponimo/cosmonimo.
«Mondo
degli elfi neri».
- Svart- | Radice dell'aggettivo svartr «nero», da un
protogermanico *swartaz (cfr.
tedesco schwarz; olandese zwart; anglosassone sweart >
inglese swart/sward; Ulfila traduce col gotico swarts il greco mélas
«nero»).
- -álfa- | Genitivo plurale del sostantivo álfr «elfo». ①
- -heimr | Sostantivo maschile heimr, «casa, patria, mondo».
Il termine deriva da un protogermanico *haimaz. Cfr. antico alto tedesco
haim > tedesco Heim «casa» ed Heimat «patria»; olandese
heem «casa»; anglosassone hām >
inglese home «casa»; norreno heimr > danese e norvegese hjem
«casa», svedese hem
«casa». È lo stesso elemento che caratterizza i nomi di alcuni dei nove mondi
della cosmologia norrena: Álfheimr. Niflheimr,
Jǫtunheimr, Múspellsheimr,
etc.
|
LETTERATURA Il mondo di Álfheimr,
dimora degli Elfi, è citato già nella
Ljóða Edda,
dove lo si dice vicino al mondo degli
Æsir (Grímnismál [4-5]).
In seguito, Snorri introduce un'ulteriore distinzione, affermando che nel mondo
celeste di Álfheimr abitino i
Ljósálfar, gli «elfi chiari», mentre i
Døkkálfar, gli «elfi scuri», abiterebbero invece sotto terra:
Sá er einn staðr þar
er kallaðr er Álfheimr. Þar byggir
fólk þat er Ljósálfar heita, en
Døkkálfar búa niðri í jǫrðu, ok
eru þeir ólíkir sýnum ok miklu
ólíkari reyndum. Ljósálfar eru
fegri en sól sýnum, en Døkkálfar
eru svartari biki. |
Vi è [in cielo] un luogo chiamato Álfheimr, dove abita quel popolo detto dei
Ljósálfar; sotto terra
abitano invece i Døkkálfar,
che sono dissimili dai primi nell'apparenza, ma ancor più nella realtà. I
Ljósálfar sono più belli
d'aspetto del sole, mentre i
Døkkálfar sono più neri della pece. |
Snorri
Sturluson:
Prose Edda
>
Gylfaginning
[17] |
Non viene però detto come si chiami questo mondo sotterraneo dei
Døkkálfar. In un altro capitolo, però, Snorri parla di un luogo
chiamato Svartálfaheimr, «mondo degli elfi neri», dove afferma abitino
alcuni nani:
Allfǫðr þann er Skírnir er nefndr, sendimaðr Freys, ofan í Svartálfaheim til
dverga nǫkkurra ok lét gera fjǫtur þann er Gleipnir heitir. |
Allfǫðr
mandò il messaggero di Freyr, che si
chiama Skírnir, giù nello
Svartálfaheimr, presso certi nani
dai quali fecero forgiare il laccio che si chiama
Gleipnir. |
Snorri
Sturluson:
Prose Edda
>
Gylfaginning
[34] |
Il confronto tra i due passi permette una serie di agevoli identificazioni.
Ad esempio, il termine Svartálfar non compare mai da solo, ma sempre come
primo elemento del composto Svartálfaheimr; non vi è tuttavia alcuna
ragione per presumere che gli Svartálfar «elfi neri» siano diversi dai
Døkkálfar «elfi scuri». E poiché lo Svartálfaheimr si trova «giù» [ofan í],
dice Snorri, intendendo senza dubbio il sottosuolo, mondo dove dimorano i nani,
si può inferire che i
Døkkálfar o Svartálfar altro non siano che i nani stessi, e che
lo Svartálfaheimr sia il loro mondo. |
FONTI
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BIBLIOGRAFIA
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