ETIMOLOGIA L'etimologia di Himinbjǫrg è
trasparente: «montagna del cielo».
- himin- | Radice del sostantivo maschile himinn «cielo». Da un protogermanico
*himinaz. Cfr. gotico himins; antico alto tedesco himila > tedesco
Himmel; olandese hemel; antico sassone himil; anglosassone
heofon > inglese heaven; norreno himinn > norvegese, danese e svedese
himmel).
- -bjǫrg | Sostantivo neutro berg/bjǫrg «montagna». Da un protogermanico
*bergaz. Cfr. antico alto tedesco berg > tedesco Berg; anglosassone
biorh; norreno berg/bjǫrg > danese bjerg, svedese, norvegese e feringio
berg. Ulfila rende con bairga
il greco oreinē «montagna»́. Il termine è
tuttavia di uso speciale, in islandese, dove «montagna» si dice comunemente fjall.
Jacob Grimm registra molti luoghi dal nome analogo a Himinbjǫrg
tratti dalla toponomastica germanica. L'agiografia di San Gallo, ad esempio,
cita un antico-altotedesco Himilînberg [mons cœlius],
luogo che si diceva infestato dagli spiriti; abbiamo poi un Himilesberg
in Assia (Germania), un Himelberc nel Liechtenstein, un Himmelsberg
nel Västergötland (Svezia) e un altro nell'Halland (sempre in Svezia). Himinbjǫrg viene
comparato con il sostantivo composto himinfjall, utilizzato per montagne
di una certa altezza. Grimm cita un toponimo norreno Himinvangar «campi del
cielo», corradicale al termine antico-sassone hebanwang o hebeneswang
«paradiso», e il toponimo anglosassone Heofenfeld «campi del cielo»,
citato dal venerabile Beda. (Grimm 1835) |
LETTERATURA Della rocca montana di Himinbjǫrg,
residenza di
Heimdallr,
tratta innanzitutto nel
Grímnismál, dov'è detto essere l'ottava
delle dodici – in realtà tredici – regioni celesti che compongono il mondo degli
Æsir:
Himinbjǫrg ero en átto,
en þar Heimdall
kveða valda véom;
þar vǫrðr goða
drekkr í væro ranni
glaðr inn góða mjǫð. |
Himinbjǫrg è l'ottava [dimora]
là dove
Heimdallr
– dicono – governi i templi.
Là la sentinella degli dèi
beve nella comoda dimora,
lieto, il divino mjǫðr. |
Ljóða Edda
>
Grímnismál [13] |
Curiosamente, Loki non
condivide molto questa visione idilliaca dell'esistenza che
Heimdallr conducerebbe in Himinbjǫrg, e aspro lo canzona:
Þegi þú, Heimdallr,
þér var í árdaga
it ljóta líf of lagit;
ǫrgu baki
þú munt æ vera
ok vaka vǫrðr goða. |
Taci,
Heimdallr!
Avesti al principio dei tempi
predisposto un vivere odioso:
molle la schiena
avrai sempre
e veglierai, sentinella degli dèi! |
Ljóða Edda
>
Lokasenna [13] |
Altre notizie su Himinbjǫrg le fornisce
Snorri nella sua opera. Quando Gylfi chiede quali
luoghi importanti si trovino in cielo,
Hár elenca alcune delle dimore celesti e definisce Himinbjǫrg come il luogo dove giunge
il ponte arcobaleno
Bifrǫst ①:
Þar er enn sá
staðr er Himinbjǫrg heita. Sá
stendr á himins enda við
brúarsporð, þar er Bifrǫst kemr
til himins. |
C'è anche
quel luogo chiamato Himinbjǫrg, che
si trova alla fine del cielo, sulla soglia del ponte, là dove
Bifrǫst giunge nel firmamento. |
Snorri
Sturluson: Prose Edda >
Gylfaginning [17] |
Poco dopo, trattando di Heimdallr,
Snorri ci informa che quella è la sua residenza, il luogo dove il dio sta di
sentinella, attento che estranei o nemici non abbiano ad attraversare il ponte
per giungere nell'Ásgarðr:
Hann býr þar
er heita Himinbjǫrg við Bifrǫst.
Hann er vǫrðr guða ok settr þar
við himins enda at gæta brúarinnar
fyrir bergrisum. |
[Heimdallr]
abita in quel posto chiamato Himinbjǫrg, presso
Bifrǫst. Egli è il guardiano degli
dèi: risiede lassù, alla fine del cielo, per vegliare sul ponte l'arrivo dei
giganti di montagna. |
Snorri
Sturluson: Prose Edda >
Gylfaginning [27] |
In entrambi i passi, Himinbjǫrg viene detto situarsi «alla fine del
cielo» [á himins enda]. Questa mitica rocca sembra dunque trovarsi
sull'orlo del firmamento: è il punto di passaggio obbligato per chi intenda
scalare il ponte
Bifrǫst e raggiungere l'Ásgarðr
e gli altri regni divini. ②
Il toponimo è anche citato come nome della residenza che
Óðinn avrebbe concesso ad Heimdallr
allorché gli Æsir si stabilirono in Svezia, nel
resoconto storicistico dell'Ynglinga saga:
Óðinn tók sér bústað við Lǫginn, þar sem
nú eru kallaðar fornu Sigtúnir, ok gerði þar mikit hof ok blót eptir siðvenju
Ásanna. Hann eignaðist þar lǫnd svá vítt sem hann lét heita Sigtúnir. Hann gaf
bústaði hofgoðunum: Njǫrðr bjó í Nóatúnum, en Freyr at Uppsǫlum, Heimdallr at
Himinbjǫrgum, Þórr á Þrúðvangi, Baldr á Breiðabliki; ǫllum fékk hann þeim góða
bólstaði. |
Óðinn stabilì la
residenza presso [il lago] Lǫgrinn, nella località ora detta antica Sigtúnir, vi
eresse un gran tempio e sacrificò all'uso degli Æsir.
S'appropriò di un territorio molto vasto che chiamò Sigtúnir e diede dimora ai
sacerdoti del tempio: Njǫrðr abitò a
Nóatún, Freyr a
Uppsalir, Heimdallr a Himinbjǫrg,
Þórr a Þrúðvangr,
Baldr a Breiðablik:
a tutti elargì ottime dimore. |
Snorri
Sturluson: Ynglinga saga [5] |
Nonostante questa scena si svolga in Svezia e citi località veramente
esistenti (come Sigtuna o Uppsala) accanto ad altre del tutto mitologiche (Nóatún,
Himinbjǫrg, Þrúðvangr,
Breiðablik), queste ultime vengono
semplicemente poste da Snorri in uno scenario geografico reale, ma senza
alcun tentativo di identificazione con luoghi effettivi.
|