ETIMOLOGIA Breiðablik vuol dire «aperto
splendore». Perfetto nome per una bellissima terra celeste, degna di
Baldr.
- breiða- | Dal verbo breiða «aprire, dischiudere, spalancare»
(cfr. gotico braidjan; tedesco breiten).
- -blik | Il sostantivo neutro blik è «luccichio, lucentezza, splendore», utilizzato per il
metallo di scudi ed armi, o il bagliore del mare. La parola ha dato un gran
numero di significati diversi nelle varie lingue germaniche (cfr. tedesco blinken «lampeggiare»,
Blitz «lampo» e Blick «occhiata»;
olandese blinken «balenare, riflettere»; inglese to blink
«ammiccare», e anche «luccicare, balenare» e blink «ammiccamento», e
anche «lampo, baleno»; svedese blick «sguardo», danese blinke
«brillare» e blik «sguardo»
ma anche «latta», etc.).
|
LETTURA Di Breiðablik tratta
innanzitutto il
Grímnismál, dov'è detto essere il
settimo
dei dodici – in realtà tredici – regni celesti che compongono il mondo degli
Æsir:
Breiðablik ero in sjundo,
en þar Baldr hefir
sér um gerva sali,
á því landi
er ek liggja veit
fæsta feiknstafi. |
Breiðablik
è la settima [dimora]
là dove
Baldr ha
per sé innalzato una corte.
In quella terra
dove io so che si trovano
pochissime rune malvagie. |
Ljóða Edda
>
Grímnismál [12] |
Da cui è evidente che Breiðablik sia, in
questo caso, il nome di una «terra» [land], comunque ben distinta dalla
«corte» [salr] che
Baldr vi avrebbe costruito.
Nella sua
Prose Edda, Snorri cita Breiðablik
in due passaggi.
Il primo è allorché
Hár elenca i luoghi che si trovano in cielo, nel mondo degli dèi e, assai
velocemente, annota:
Þar er enn sá
staðr er Breiðablik er kallaðr, ok
er engi þar fegri staðr. |
C'è inoltre un posto chiamato Breiðablik
e non ve ne sono di più belli. |
Snorri
Sturluson: Prose Edda >
Gylfaginning [17] |
Nel secondo passo, trattando di
Baldr, Snorri cita la strofa summenzionata del
Grímnismál
e ne fa quasi una parafrasi in prosa:
Hann býr þar
sem heitir Breiðablik, þat er á
himni. Í þeim stað má ekki vera
óhreint... |
[Baldr] abita a Breiðablik, che si
trova in cielo. In quel posto nulla di impuro può esistere... |
Snorri
Sturluson: Prose Edda >
Gylfaginning [22] |
Breiðablik è anche citato come nome della residenza che
Óðinn avrebbe concesso a
Baldr
allorché gli Æsir si stabilirono in Svezia, nel
resoconto storicistico dell'Ynglinga saga:
Óðinn tók sér bústað við Lǫginn, þar sem
nú eru kallaðar fornu Sigtúnir, ok gerði þar mikit hof ok blót eptir siðvenju
Ásanna. Hann eignaðist þar lǫnd svá vítt sem hann lét heita Sigtúnir. Hann gaf
bústaði hofgoðunum: Njǫrðr bjó í Nóatúnum, en Freyr at Uppsǫlum, Heimdallr at
Himinbjǫrgum, Þórr á Þrúðvangi, Baldr á Breiðabliki; ǫllum fékk hann þeim góða
bólstaði. |
Óðinn stabilì la
residenza presso [il lago] Lǫgrinn, nella località ora detta antica Sigtúnir, vi
eresse un gran tempio e sacrificò all'uso degli Æsir.
S'appropriò di un territorio molto vasto che chiamò Sigtúnir e diede dimora ai
sacerdoti del tempio: Njǫrðr abitò a
Nóatún, Freyr a
Uppsalir, Heimdallr a
Himinbjǫrg,
Þórr a Þrúðvangr,
Baldr a Breiðablik:
a tutti elargì ottime dimore. |
Snorri
Sturluson: Ynglinga saga [5] |
Nonostante questa scena si svolga in Svezia e citi località veramente
esistenti (come Sigtuna o Uppsala) accanto ad altre del tutto mitologiche (Nóatún,
Himinbjǫrg, Þrúðvangr,
Breiðablik), queste ultime vengono
semplicemente poste da Snorri in uno scenario geografico reale, ma senza
alcun tentativo di identificazione con luoghi effettivi. |