NOTE
1a
-
Bé Find «Donna Radiosa».
Mídir si rivolge ad
Étaín
con questo appellativo. La parola
gaelica finn riassume in sé
l'area di significato di «bianco,
chiaro, lucente, luminoso, biondo»
(Cataldi
1982). Può essere ben
tradotta in inglese col termine «fair»,
ma in italiano non esiste una
parola che ne abbracci l'aria
semantica. La Cataldi rende
accortamente con «radiosa»
(Cataldi
1982-1984). [RITORNA]
2d
-
Sían è la digitale purpurea.
[RITORNA]
3d-4a
- Mág Fáil «Piana di Fál» e
Inis Fáil «Isola di Fál» sono
nomi poetici dell'Irlanda [MITO].
[RITORNA]
5d
- Cen peccad, cen chol
«Senza peccato, senza colpa».
Stando alla Cataldi, i due vocaboli
di origine latina tradiscono una
preoccupazione tutta cristiana che
dovrebbe essere estranea a una
divinità celtica; tuttavia, le
descrizioni del
Tír na-nÓc,
la «terra della giovinezza»,
mostrano - sempre secondo la
Cataldi - di avere presenti i
modelli biblici dell'Eden e della
Terra Promessa (non a caso uno dei
suoi nomi è
Tír Tairngiri, che traduce
l'espressione della Vulgata,
Terra repromissionis) (Cataldi
1982). Detto questo, bisogna
però aggiungere che, per quanto
l'antico concetto celtico
dell'Altro Mondo venne senz'altro
interpretato in senso
biblico-cristiano, esso era già fin
dall'inizio idea di un luogo in cui
si era conservata l'iniziale
perfezione dell'età aurea [MITO].
[RITORNA]
6
- Come detto, questa strofa è
considerata una tarda
interpolazione e, nelle edizioni
critiche del testo, viene espunta
(Murphy 1961,
Cataldi 1982). Conserva però
uno specie di significato «esoterico»
secondo il quale agli uomini è
impedito vedere l'Altro Mondo a
causa dell'ottenebramento
spirituale dovuto al peccato.
«Colpa di Adamo» qui è inteso
probabilmente in senso generico:
non si tratta del peccato originale
quanto dello stato di caduta che è
comune retaggio della razza umana,
per la quale il mondo non è che
spine e sudore. Per le creature dei
síde, che non condividono la
colpa di Adamo, il mondo è rimasto
sospeso nella perfezione
originaria. È dunque, in questa
quartina, una barriera
«psicologica» a dividere per sempre
il felice Altro Mondo dalla nostra
terra mortale. [RITORNA]
7d
-
Bé Find «Donna Radiosa». La
composizione termina invocando di
nuovo
Étaín:
la poesia si chiude dunque con le
medesime parole iniziali. Di nuovo
l'artificio poetico del dúnad,
il cui scopo era di dare
compiutezza alle composizioni ma
anche di impedire che vi
aggiungessero indebitamente altre
strofe, come era frequente nella
trasmissione orale.
(Cataldi
1982) [RITORNA]
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