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FONTI - La ricerca dei testi
FONTI - La ricerca dei testi

Antica Lirica Irlandese
Donna Radiosa
 

 

INTRODUZIONE
TESTO
NOTE
BIBLIOGRAFIA

RIFERIMENTI

MITOLOGIA CELTICA - Fonti

CELTI > Irlandesi

Genere

Poema lirico

Epoca

Secc. IX

Il componimento

Questi meravigliosi versi, tra i più belli della lirica irlandese, risalenti al secolo IX, fanno parte del Corteggiamento di Étaín, romantico testo mitologico conservato nel Libro della Mucca Bruna e nel Libro Giallo di Lecan. La «donna radiosa» è Étaín, sposa del Re Supremo di Ériu, nella quale il dio Mídir riconosce il suo antico amore, strappatogli con un incantesimo e reincarnatosi sulla terra dopo molti secoli. Con questi versi, Mídir invita Étaín a tornare con lui nell'Altro Mondo, qui chiamato Tír Mór «Grande terra» o Mág Mór «Grande pianura», magnificandole quella terra di delizie ultraterrene di cui Étaín è destinata a diventare la regina.

Il metro della composizione è vario: la quartina 1 è una forma molto particolare di metro rannaigecht (eptasillabi in rima a-b-d e c che ha rima interna con d); le quartine 2-4 e 6 sono in metro deibide nguilbnech (con rima a-b e c-d); la quartina 7 è giunta in forma assai alterata e non presenta una forma medica definibile. L'interessantissima quartina 6 è probabilmente una tarda interpolazione al testo, ragione per cui gli studiosi l'hanno talvolta rigettata (Murphy 1961); anche Melita Cataldi la elimina nella sua traduzione (Cataldi 1982), per poi reinserirla nella traduzione del Corteggiamento di Étaín (Cataldi 1984).
 

Donna Radiosa
 
1 A Bé Find, in rega lim,
i tír n-ingnad hi fil rind?
Is barr sobairche folt and;
is dath snechtai corp co ind.
Donna radiosa, vuoi venire con me
nella magica terra dove sono le stelle?
Petali di primula son là le chiome
e il corpo tutto è color della neve
[1a]
2 Is and nád bí muí ná taí;
gela dét and; dubai braí;
is lí súla lín ar slúag;
is dath sion and cech grúad.
Là non c'è mio né tuo;
bianchi i denti, nere le ciglia.
Là è delizia per gli occhi la folta assemblea
e ogni guancia ha il colore della digitale.



[2d]
3

Is corcur maige cach muin;
is lí súa ugae luin;
cid caín déicsiu Maige Fáil
annam íar n-gnáis Maige Máir.

Porpora il dorso di ogni pianura.
Delizia per gli occhi le uova del merlo.
Se bella da guardare è la piana di
Fál
è desolata per chi ha goduto il Mág Mór.




[3d-4a]
4 Cid mesc lib coirm Inse Fáil,
is mescu coirm Tíre Máir;
amra tíre tír as-biur;
ní tét oac and ré siun.
Se inebriante è la birra dell'isola di Fál
più inebriante la birra del Tír Mór.
Terra incantata è quella che racconto,
non vi muoiono i giovani prima dei vecchi.


 
5

Srotha téithmilsi tar tír,
rogu de mid ocus fhín,
doíni delgnaidi cen on,
combart cen peccad, cen chol.

Dolce, gentile, a ruscelli sul terreno,
il vino migliore e l'idromele.
Nobile popolo senza macchia
concepisce senza colpa né peccato.



[5d]
6 Ad-chiam cách for cach leth,
ocus níconn-acci nech:
teimel imorbais Ádaim
dodon-aircheil ar áraim.

Vediamo ciascuno ed ovunque
e nessuno ci vede.
La tenebra della colpa di Adamo
è impedimento ad essere scorti.

[6]
7 A ben, día rís mo thúaith tind,
is barr óir bias fort (chind);
muc úr, laith, lemnacht la lind
rot-bía lim and, a Bé Find.
O donna, se vieni tra la mia gente altera
ti si porrà sul capo una corona d'oro;
fresca carne di porco, birra, latte e bevande
accanto a me avrai, mia radiosa signora.



[7d]
       

NOTE

1a - Bé Find «Donna Radiosa». Mídir si rivolge ad Étaín con questo appellativo. La parola gaelica finn riassume in sé l'area di significato di «bianco, chiaro, lucente, luminoso, biondo» (Cataldi 1982). Può essere ben tradotta in inglese col termine «fair», ma in italiano non esiste una parola che ne abbracci l'aria semantica. La Cataldi rende accortamente con «radiosa» (Cataldi 1982-1984). [RITORNA]

2d - Sían è la digitale purpurea. [RITORNA]

3d-4a - Mág Fáil «Piana di Fál» e Inis Fáil «Isola di Fál» sono nomi poetici dell'Irlanda [MITO]. [RITORNA]

5d - Cen peccad, cen chol «Senza peccato, senza colpa». Stando alla Cataldi, i due vocaboli di origine latina tradiscono una preoccupazione tutta cristiana che dovrebbe essere estranea a una divinità celtica; tuttavia, le descrizioni del Tír na-nÓc, la «terra della giovinezza», mostrano - sempre secondo la Cataldi - di avere presenti i modelli biblici dell'Eden e della Terra Promessa (non a caso uno dei suoi nomi è Tír Tairngiri, che traduce l'espressione della Vulgata, Terra repromissionis) (Cataldi 1982). Detto questo, bisogna però aggiungere che, per quanto l'antico concetto celtico dell'Altro Mondo venne senz'altro interpretato in senso biblico-cristiano, esso era già fin dall'inizio idea di un luogo in cui si era conservata l'iniziale perfezione dell'età aurea [MITO]. [RITORNA]

6 - Come detto, questa strofa è considerata una tarda interpolazione e, nelle edizioni critiche del testo, viene espunta (Murphy 1961, Cataldi 1982). Conserva però uno specie di significato «esoterico» secondo il quale agli uomini è impedito vedere l'Altro Mondo a causa dell'ottenebramento spirituale dovuto al peccato. «Colpa di Adamo» qui è inteso probabilmente in senso generico: non si tratta del peccato originale quanto dello stato di caduta che è comune retaggio della razza umana, per la quale il mondo non è che spine e sudore. Per le creature dei síde, che non condividono la colpa di Adamo, il mondo è rimasto sospeso nella perfezione originaria. È dunque, in questa quartina, una barriera «psicologica» a dividere per sempre il felice Altro Mondo dalla nostra terra mortale. [RITORNA]

7d - Bé Find «Donna Radiosa». La composizione termina invocando di nuovo Étaín: la poesia si chiude dunque con le medesime parole iniziali. Di nuovo l'artificio poetico del dúnad, il cui scopo era di dare compiutezza alle composizioni ma anche di impedire che vi aggiungessero indebitamente altre strofe, come era frequente nella trasmissione orale. (Cataldi 1982) [RITORNA]
 

Bibliografia

  • CATALDI Melita: Antica lirica irlandese. Torino, Einaudi 1981.

  • GIUSTI Giovanni: Antiche liriche irlandesi. Roma, Salerno 1991.

[BIBLIOGRAFIA CELTICA COMPLETA]

Sezione Antologia - Šāhrazād.
Area Celtica - Óengus Óc.

Traduzione basata su quella di Melita Cataldi

Creazione pagina: 07.01.2005
Ultima modifica:
17.01.2006

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