LETTERATURA Conosciamo il nome di Mǫrn, figlia
di
Þjazi,
soltanto perché lo scaldo Þjóðólfr ór Hvíni definisce due volte il gigante con
la kenning «padre di Mǫrn» [faðir
Marnar]
(Haustlǫng [6 | 12]).
A sorpresa, nella Þórsdrápa
di Eilífr Goðrúnarson, Þórr stesso è
definito in una kenning «bambino di Mǫrn»
[barna Mǫrnar]. In questo caso, il nome viene generalizzato in un
sostantivo mǫrn (plurale mǫrnir) per indicare le femmine dei
giganti.
Il nome Mǫrn è anche citato nella
þula dedicata alla «femmine troll» [trǫllkvenna heiti], insieme a
molte orchesse e/o gigantesse.
Rimane comunque possibile che Mǫrn non sia un personaggio a sé stante,
ma un semplice epiteto di Skaði. |