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MITI UGROFINNI
Akseli Gallén-Kallela

ARTE E KALEVALA

Autore Akseli Gallén-Kallela (1865-1931)
Genere Dipinti
Luogo Finlandia

Introduzione

Akseli Gallén-Kallela
Autoritratto

Axél Waldemar Gallén nacque a Pori, nel 1865, in una famiglia di lingua svedese. All'età di undici anni, fu mandato a studiare ad Helsinki dove, tra il 1878 e il 1881, seguì i corsi serali alla scuola di disegno della Società Artistica Finnica, continuando poi gli studi alla Scuola Centrale per Arti Applicate. Studiò ancora all'accademia privata di Adolf von Becker, prima di muoversi a Parigi nel 1884, dove entrò all'Académie Julian. Negli successivi si divise tra la Francia e la Finlandia, dove trascorse molto tempo nei più remoti villaggi, ritraendo la gente del posto nei suoi disegni e dipinti.

Nel 1890, Axél Gallén sposò Mary Slöör; che gli fece da modella per diverse opere, tra cui il Trittico di Aino (1891). Nello stesso anno, l'artista e sua moglie viaggiarono nella Carelia russa, dove Axél Gallén raccolse del materiale che in seguito avrebbe usato per le sue illustrazioni del Kalevala. Le opere più importanti del ciclo furono dipinte a Ruovesi: La difesa del Sampo (1895), La vendetta di Joukahainen (1897), Fratricidio (1897), La madre di Lemminkäinen (1897) e la Sventura di Kullervo (1899). In questi lavori, intrisi di forte spirito patriottico, l'autore testimoniava l'ansia di libertà e di riscatto del popolo finlandese nei confronti del dominatore russo. In questo periodo, Axél Gallén cominciò a firmarsi Aksel Gallén-Kallela, nome che avrebbe assunto ufficialmente nel 1907. Durante la guerra civile (1917-1918), Gallén-Kallela disegnò bandiere, decorazioni e uniformi al quartier generale dell'Armata Bianca. Il sanguinoso conflitto turbò la visione idealistica dell'unità nazionale che l'artista aveva coltivato per tutti questi anni.

Alla fine della guerra, la Finlandia ottenne la sua indipendenza e Gallén-Kallela ricevette la nomina a professore onorario, fu accolto nella Società del Kalevala e partecipò alla fondazione della prima Accademia Finnica di Belle Arti. Gallén-Kallela non aveva molta simpatia per l'arte moderna, ma sperimentò tendenze cubiste nelle illustrazioni per il Koru-Kalevala (il «Kalevala gioiello»), che uscì soltanto nel 1921. Nel 1923 Gallén-Kallela lasciò la Finlandia per gli Stati Uniti. A Chicago, a sessant'anni, lavorò a nuove illustrazioni di mitologia finnica che confluirono nel Suur-Kalevala (il «Gran Kalevala»). Tornato in Finlandia nel 1926, Gallén-Kallela produsse ancora diversi lavori, alcuni dei quali destinati a non essere mai finiti. Il più grande illustratore del Kalevala morì di polmonite a Stoccolma nel 1931.

Akseli Gallén-Kallela

ARTE E KALEVALA

Trittico di Aino

In tre quadri racchiusi in una cornice di legno dorato, ornata con motivi tipici dell'artigianato finnico, la più nota delle illustrazioni di Gallén-Kallela per il Kalevala. A sinistra, Väinämöinen spia Aino, la fanciulla che ha deciso di sposare. A destra, la sconsolata Aino è ritta sulla sponda del lago nella quale sta per annegarsi per sfuggire al matrimonio col vecchio cantore. Al centro, il diafano spirito di Aino traspare sulle onde del lago, e Väinämöinen tenta invano di afferrarlo. A posare per questo dipinto, la moglie del pittore, Mary Slöör.
Sotto, la prima versione del dipinto (1889), la cui cornice è caratterizzata da decorazioni a forma di swastika.

Uno schizzo preparatorio del trittico, in inchiostro e acquarello [QUI].
Lo stesso soggetto, realizzato a pastello nel 1889 [QUI].

Aino-taru triptyykki, 1891.
Olio su tela.
Parte centrale: 153 × 153. Parti laterali: 77 × 153.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia).
Aino-taru triptyykki, 1889.
Olio su tela. 210 × 370 cm.
Suomen Pankki, Helsinki (Finlandia).

La vendetta di Joukahainen

Lo sguardo accigliato sotto un vento tagliente, il giovane Joukahainen attende il passaggio del suo rivale, il vecchio vate Väinämöinen, la balestra già incoccata. Vuole vendicare l'umiliazione ricevuta nel loro certamen di sapienza e, soprattutto, la morte della sorella Aino. La madre sta cercando di distoglierlo dalla vendetta, ma senza molta convinzione. La scenografia è ispirata alla spiaggia del lago Näsijärvi, nella zona di Ruovesi, presso Tampere, dove il pittore aveva il suo studio.

Joukahaisen kosto, 1897
Tempera on canvas. 125 x 130 cm
Turun Taidemuseo, Turku (Finlandia)

Il lamento della barca

La barca, abbandonata sulla spiaggia, si lamenta che da molto tempo Ahti non la porta più con sé nelle spedizioni di guerra. Il giovane Lemminkäinen, avvicinatosi, la consola: tra poco partiranno per Pohjola.

Purren valitus, 1906-1907
Tempera su tela. 157 x 235 cm.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia)

Lemminkäinen al fiume di fuoco

Il bianco è il colore predominante di questo dipinto, dove il candore della neve si confronta con quello della cenere depositata ai confini del lago. Bianchi sono anche Lemminkäinen – che trattiene il cavallo – e l'aquila che lo fronteggia. Le fiamme compaiono soltanto sullo sfondo, la classica barriera di un viaggio sciamanico.

Lemminkäisen Tulijoella, 1920.
Olio su tela, 73 × 70 cm.

Lemminkäinen al fiume di fuoco

Letteralmente immerso in una compagine arancio e gialla, il profilo di Lemminkäinen è l'unico elemento in ombra di questo schizzo a pastello apparentemente datato al 1926, e che riprende, con effetto estraniante, il precedente dipinto del 1920.

Lemminkäisen Tulijoella, 1926 (?).
Pastello.
Gallén-Kallelan Museo, Espoo (Finlandia).

Lemminkäinen ucciso

Il bel Lemminkäinen, perduta la sua eleganza e la sua orgogliosa sicurezza, giace nudo sulla nuda terra. Il soggetto dell'eroe esanime ispirò a Gallen-Kalléla due diverse opere, più la famosa Madre di Lemminkäinen.

Kuollut Lemminkäinen, 1899.
Olio su tela. 28,2 × 37,5 cm.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia)
Kuollut Lemminkäinen, 1896
Olio su tela. 35 × 85 cm.
Gallén-Kallelan Museum, Espoo (Finlandia)

La madre di Lemminkäinen

“Te l'avevo detto io!” Ma niente paura, la madre di Lemminkäinen, che ha già ricomposto il corpo smembrato del figlio, saprà presto resuscitarlo grazie alle sue arti. La morte, in questo quadro, oltre che dalle ossa sparse ai piedi dell'ucciso, è simboleggiata dal cigno. Erano infatti cigni gli uccelli che nuotavano nel Tuonela, il fiume dei morti.

Un'acquaforte (1905) con un soggetto tratto da questo dipinto, [QUI].

Lemminkäisen äiti, 1897.
Olio su tela. 85,5 × 108,5.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia)

La forgia del sampo

Il fabbro Ilmarinen alle prese per la forgia del sampo, il magico mulino che donerà alle genti di Pohjola come prezzo della sposa.

Uno schizzo con il medesimo soggetto [QUI].

Sammon taonta, 1893.
Olio su tela. 200 × 152 cm.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia).

Il furto del sampo

Finalmente riuniti, i tre eroi del Kalevala (Väinämöinen, Ilmarinen e Lemminkäinen), dopo aver addormentato il popolo di Pohjola, si portano via il sampo, il magico mulino che era stato donato alla perfida Louhi.

Sammon Ryöstö, 1905.
Olio su tela. 307,5 x 158.
Ateneumin Taidemuseo [, Helsinki (Finlandia)

La difesa del sampo

Väinämöinen, Ilmarinen e Lemminkäinen difendono il sampo dalle grinfie – è il caso di dirlo – di Louhi, la signora di Pohjola che, trasformata in rapace, cerca di riprendersi il magico mulino.

Il dipinto sviluppa alcune incisioni in legno prodotte l'anno precedente (1895) [QUI].
La medesima scena comparirà tra gli affreschi del Suomen Paviljongin di Parigi (1899) [QUI], sia nel ciclo pittorico del Suomen Kansallismuseo (1928) [QUI].

Museo: [Padiglione di Parigi e Museo Nazionale Finnico]

Sammon puolustus, 1896.
Tempera su tela. 122 x 125 cm.
Turun Taidemuseo, Turku (Finlandia)

Il luccio gigante

Assai pensoso e cogitabondo, Väinämöinen si appresta a tagliare il grande luccio catturato dai suoi compagni. Con la sua mascella costruirà il primo kantele...

La medesima scena ricomparirà nel ciclo pittorico del Museo Nazionale Finnico (1928) [QUI].

Museo: [Padiglione di Parigi e Museo Nazionale Finnico]

Suuri hauki, 1904.
Olio su tela. 66,5 x 62 cm.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia)

Il viaggio in barca di Väinämöinen

Sembra piuttosto assorto, il vecchio vate, nonostante la giovane compagnia, ornata di ghirlande e di sorrisi.

Väinämöisen venematka, 1909
Olio su tela. 90 × 178 cm.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia)

Le mandrie rubate di Kullervo

Uno stuolo di animali selvaggi – orsi, linci, lupi –, che un infuriato Kullervo ha richiamato dal folto del bosco, saranno presto trasformati in placidi ruminanti, onde giocare uno scherzo mortale ai danni della stizzosa sposa di Ilmarinen.

Kullervo petokarjoineen, 1917.
Acquarello. 70 × 68 cm.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia)
Kullervo parte per la guerra

Sotto un cielo boreale, Kullervo lascia la famiglia per combattere le genti di Untamo. Kullervo è ritratto come un principe dei tempi andati, cavalca un cavallo bianco e soffia in un tuohitorveen chiamando a raccolta il mondo. Al suo ritorno, tuttavia, non troverà nessuno in vita. La guerra, nel Kalevala, è sempre impresa funesta e sventurata.

Kullervon sotaanlähtö, 1901.
Tempera su tela. 128 x 89.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia)

 
Kullervo parte per la guerra

Prima versione del dipinto: un affresco realizzato per l'auditorium della Helsingin yliopiston ylioppilaskunta, la sede della «Società studentesca dell'Università di Helsinki». La figura è reminiscente dei dipinti di Simone Martini, che l'autore aveva avuto modo di vedere a Siena nel 1898.

Kullervon sotaanlähtö, 1900 (?).
Affresco.
Helsingin yliopiston ylioppilaskunta, Helsinki (Finlandia)

La sventura di Kullervo

Il cane Musti è l'unico compagno rimasto a Kullervo. Distrutta la sua famiglia dalla stirpe di Untamo, dilaniato del senso di colpa per lo stupro – e la morte – della sorella, il disperato Kullervo sta contemplando il proprio suicidio.

Un'acquaforte (1896) che prelude al soggetto di questo dipinto [QUI].

Kullervon kirous, 1899.
Olio su tela. 102,5 × 184 cm.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia)

Il rimorso di Kullervo

Prende la forma di tre evanescenti spettri, la colpa che affligge lo sventurato Kullervo, qui rappresentato in aspetto assai più maturo del ragazzo ritratto nel precedente dipinto. In pugno, la spada sulla quale sta per uccidersi.

1918.
Guazzo su tela. 69 x 69.
Collezione privata.
Marjatta

La vergine Marjatta dà alla luce suo figlio, la cui nascita chiude il grande poema finlandese così come la nascita di Väinämöinen lo aveva aperto. Come nell'egloga virgiliana, al fanciullo meraviglioso è affidata la signoria sulla nuova età del mondo.

Marjatta, 1895-1896.
Olio su tela. 147 x 71 cm.
Collezione privata

Partenza di Väinämöinen

La nascita del figlio della vergine Marjatta (a sinistra) introdurrà una nuova età del mondo. Nel Kalevala non c'è più posto per i valori eroici, per la magia e gli antichi dèi. Väinämöinen, l'eterno cantore, si appresta a lasciare il mondo sulla sua barca, dopo aver lasciato i suoi canti in eredità al popolo finnico.

Väinämöisen lähtö, 1896-1906
Olio e tempera su tela. 127 x 119.
Hämeenlinnan Taidemuseo, Hämeenlinna (Finlandia)

Il vecchio vate Väinämöinen

L'espressione più imbronciata che saggia, così il vecchio vate Väinämöinen si congeda in un ritratto che Akseli Gallén-Kallela gli ha dedicato. Lo si confronti con il volto dello stesso personaggio nel precedente dipinto, Väinämöisen lähtö.

Väinämöisen pää, 1895.
Olio su tela. 27 x 24 cm.
Collezione privata.
Intersezione: Sezioni - Alianora
Sezione: Museo - Līlīth
Area: Finnica - Vaka Vanha Väinö
Annotazioni di Eleonora Zanin.
Creazione pagina: 12.06.2004
Ultima modifica: 04.11.2014
 
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