SCHEDARIO

GERMANI
Scandinavi

MITI GERMANICI
Iðavǫllr
IÐAVǪLLR
Valle deputata al þing degli Æsir, all'alba dell'età dell'oro, prima della costruzione dell'Ásgarðr. Tornerà ad essere loro residenza nel ristabilimento dell'età aurea, dopo il Ragnarǫk.

* * *

 
MITOLOGIA
MITI
FILOLOGIA
ORTOGRAFIA

  ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI

FONTI

Norreno Iðavǫllr Idavell[r] 
Iþavell[r]
Iðavell[r] 
Iþavollr
Iðavollr
Eiþavell[r] 
[R | A | T]
[R | Rs]
[A | W]
[Rs | T | U]
[W]
[U]

ETIMOLOGIA

Iðavǫllr, toponimo.
Significato non è affatto chiaro, per la difficoltà di interpretazione del primo termine -.

  1. Iða- | Forse dal sostantivo neutro «movimento incessante» (cfr. il verbo iða «muoversi incessantemente»). Oppure, dal sostantivo iða «vortice»
     
  2. -vǫllr | Sostantivo maschile vǫllr «campo».

Diverse interpretazioni sono state proposte per spiegare il toponimo Iðavǫllr. In letteratura viene in genere inteso come «campo della creazione», o «campo dell'attività incessante». L'interpretazione «campo del vortice» si giustifica con l'ipotesi astronomica che il campo di Iðavǫllr sia proiettato nel polo celeste, luogo intorno al quale gira il firmamento. (De Santillana ~ Von Dechend 1969)

Secondo un'altra teoria, il toponimo, emendato in *Iðisavǫllr, potrebbe avere un legame con Idisiaviso, località sul fiume Weser dove le schiere di Arminius, condottiero dei Cherusci, sconfissero le legioni romane comandate da Caius Iulius Cæsar Germanicus, nel 16 d.C., come attestato da Tacitus (Annales [II: 16]). (Simek 1997)

LETTERATURA

La Voluspá cita il campo di Iðavǫllr in due strofe, la [7] e la [60]. Nella prima ricorrenza, Iðavǫllr è citato come il luogo in cui gli Æsir convennero agli inizi del tempo e dove intrapresero la costruzioni dei loro «altari e templi» [hǫrg ok hof]. Siamo agli esordi dell'età aurea:

Hittusk æsir
á Iðavelli,
þeirs hǫrg ok hof
hátimbruðu;
afla lǫgðu,
auð smíðuðu,
tangir skópu
ok tól gerðu.
Convennero gli Æsir
in Iðavǫllr,
loro che altari e templi
alti innalzarono;
focolari accesero,
crearono ricchezze,
tenaglie fabbricarono,
ingegnarono utensili.
Ljóða Edda > Vǫluspá [7]

Snorri rielabora questa strofa aggiungendo alcuni dettagli. Chiarisce ad esempio la natura del þing tenuto dagli Æsir a Iðavǫllr. In quel luogo, infatti, Óðinn avrebbe scelto gli dèi preposti a governare il mondo appena creato.

Í upphafi setti hann stjórnarmenn í sæti ok beiddi þá at dǿma með sér ørlǫg manna ok ráða um skipun borgarinnar. Þat var þar sem heitir Iðavǫllr í miðri borginni. Var þat hit fyrsta þeira verk at gǫra hof þat er sæti þeira standa í, tólf ǫnnur en hásætit þat Allfǫðr... All'inizio [Allfǫðr] stabilì i seggi dei governatori e ordinò loro di decretare il destino degli uomini e di deliberare sulle disposizioni della rocca. Questo accadde nel campo chiamato Iðavǫllr, nel mezzo della città. La loro prima opera fu la costruzione di quella corte ove stanno i loro dodici seggi insieme all'altro, l'alto seggio che appartiene ad Allfǫðr...
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [14]

Secondo Snorri, Iðavǫllr è il nome della pianura dove gli dèi intrapresero la costruzione dell'Ásgarðr. Gli «altari e templi» citati dalla Vǫluspá vengono da Snorri identificati negli edifici di Glaðsheimr e Vingólf. Nonostante Snorri sembri inizialmente dire che i seggi degli dèi si trovassero in Iðavǫllr, subito dopo specifica che essi avevano trovato posto in Glaðsheimr.

Da questo momento in poi, la pianura di Iðavǫllr scompare dalla geografia mitica.

Essa ricompare nella Vǫluspá soltanto nei versi che trattano del rinnovamento del mondo dopo il Ragnarǫk. All'inizio del nuovo ciclo cosmico, gli dèi si riuniscono di nuovo nella mitica pianura, ormai spogliata di ogni edificio e tornata alla purezza originaria, per inaugurare la nuova età aurea:

Finnask æsir
á Iðavelli
ok of moldþinur
mátkan dæma,
[ok minnask þar
á megindóma]
ok á Fimbultýs
fornar rúnar.
Si ritrovano gli Æsir
in Iðavǫllr,
e del serpente intorno al mondo
possente, ragionano,
[e rammentano là
le grandi imprese,]
e di Fimbultýr
le antiche rune.
Ljóða Edda > Vǫluspá [60]

Snorri interpreta la scena con molti pittoreschi dettagli.

Upp skýtr jǫrðunni þá ór sænum ok er þá grǿn ok fǫgr, vaxa þá akrar ósánir. Víðarr ok Váli lifa, svá at eigi hefir særinn ok Surtalogi grandat þeim, ok byggja þeir á Iðavelli, þar sem fyrr var Ásgarðr, ok þar koma þá synir Þórs, Móði ok Magni, ok hafa þar Mjǫlni. Því næst koma þar Baldr ok Hǫðr frá Heljar, setjask þá allir samt ok talask við ok minnask á rúnar sínar ok rǿða of tíðindi þau er fyrrum hǫfðu verit, of Miðgarðsorm ok um Fenrisúlf. La terrà emergerà dal mare e sarà allora verde e bella. I campi cresceranno senza esser stati seminati, Víðarr e Váli vivranno poiché né il mare né la fiamma di Surtr avranno arrecato loro danno e abiteranno a Iðavǫllr, là dove prima c'era Ásgarðr. Giungeranno poi i figli di Þórr, Móði e Magni, che avranno con sé Mjǫllnir. Arriveranno anche Baldr e Hǫðr da Hel, allora tutti siederanno insieme e converseranno, ricorderanno la loro arcana sapienza e parleranno degli avvenimenti accaduti prima, del Miðgarðsormr e del lupo Fenrir.
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [53]

In particolare, Snorri afferma che Iðavǫllr si trovi «là dove prima c'era Ásgarðr» [þar sem fyrr var Ásgarðr]. Iðavǫllr è dunque, secondo Snorri, il nome del luogo dove sorge la rocca degli dèi... ma nel suo stato originario, naturale, privo di edifici e costruzioni. Forse non è un caso che la pianura di Iðavǫllr sia nominata solo prima dell'erezione della fortezza o dopo che la fortezza è stata distrutta. Mai contemporaneamente all'Ásgarðr.

FONTI

Ljóða Edda > Voluspá [7 | 60]
Snorri Sturluson: Prose Edda >
Gylfaginning [14 | 53]

BIBLIOGRAFIA
RIFERIMENTI
IMMAGINI
       
Gli Æsir in Iðavǫllr
Lorenz Frølich
(1906)
       
PAGINE
La profezia della Veggente - Alle origini della conoscenza
I nove mondi - Cosmologia nordica
L'Ásgarðr - E le dimore del cielo

Creazione pagina: 01.01.2009
Ultima modifica: 29.06.2013

 
POSTA
© BIFRǪST
Tutti i diritti riservati