Freyja alla ricerca del suo sposo

Un'indolente Freyja avanza sul suo carro trainato da gatti, alla ricerca del suo sposo Óðr, di nuovo scomparso. La circonda uno stuolo di amorini decisamente troppo neoclassici per la dea nordica.

Bragi assiso con l'arpa, Iðunn in piedi accanto

Bragi, il dio del canto e della poesia, solennemente barbuto, protende le dita sull'enorme arpa triangolare arpa. Accanto a lui, con lo scrigno delle sue mele in mano, Iðunn, la dea dell'eterna giovinezza lo fissa con sguardo che sembra insieme critico e amorevole. Alle loro spalle, nelle architetture scure di Ásgarðr, spiccano motivi decorativi serpentini, tipici dell'arte medievale scandinava.

Heimdallr riporta a Freyja la sua collana

Assai poco noto è il mito in cui Heimdallr e Loki si affrontano in forma di foche per contendersi il Brisingamen. In questa scena, la bianca sentinella degli dèi, uscita vittoriosa dallo scontro, riconsegna a Freyja il suo prezioso monile.

Le nove figlie di Ægir e Rán non sono altri che le onde del mare. Le vediamo qui, nella notte lunare, scivolare accanto al nykr, un romantico spirito marino, confondendosi con la superficie delle acque.

Ha qualcosa di fantasmatico, questo girotondo di fanciulle avvolte in diafani veli, sul far di un rosso tramonto. Sullo sfondo, un cavaliere si avvicina, come spesso accade nelle ballate popolari, suggestionato dal mirabile spettacolo. Sarà in grado di non lasciarsi coinvolgere dalla danza mortale e sfuggire al tremendo destino che lo aspetta?