IL
RAPIMENTO DI
LINDA |
Liberazione e metamorfosi |
Rimasta
vedova, Linda vive nell'amore per i tre figli che le sono rimasti, rifiutando
tutti i pretendenti che tornano a chiedere la sua mano. Ma ecco che un mago
finno giunge a bussare alla sua porta... |
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1 - I PRETENDENTI ALLA
MANO DI LINDA
he
succedeva nel cortile di
Linda, che ad ogni
spuntare dell'alba si rimpiva di fremiti e di rumori? Chi
erano tutti costoro che venivano alla porta della vedova e
quindi se ne andavano con quell'aria insoddisfatta?
In realtà essi venivano a chiedere la mano
di
Linda. Dopo la morte di
Kalev, si erano fatti
avanti molti pretendenti, con la speranza di conquistare,
assieme alla ricca vedova, il reame e l'eredità di
Kalev. Essi tentavano
con ogni mezzo di far cadere la donna nelle loro mani, ma
fedele alla memoria del marito scomparso, tutti quanti, uno
dopo l'altro,
Linda li respingeva.
Linda viveva per i tre
figli che le erano rimasti. Le ore di bellezza e di amore per
lei si erano esaurite e il suo cuore mai più si sarebbe
infiammato. La dolce rondinella non avrebbe mai abitato altro
nido. E tutti i pretendenti, uno dopo l'altro, tristemente
tornavano sui loro passi.
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2 - IL MAGO FINLANDESE
n
giorno, allorché la vedova si credeva alfine sbarazzata una
volta per sempre dagli importuni, si presentò alla sua porta
un mago giunto dalla Finlandia.
Il suo nome era
Tuuslar. La sua potenza era
enorme. Era in grado di comandare gli elementi del cielo e
della terra. Ma
Linda lo respinse senza nemmeno ascoltarlo.
Furioso il mago passò dalle profferte alle
minacce, ma la vedova non ebbe alcun timore delle sue parole.
I suoi tre figli, grandi e robusti, avrebbero difeso la madre
a qualunque costo. E il mago
Tuuslar dovette andarsene,
giurando in cuor suo di vendicarsi.
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3 - IL RAPIMENTO DI LINDA
olti
anni passarono monotoni. Una bella mattina, simile alle altre
belle mattine, i tre figli di
Kalev uscirono per andare a
caccia e Linda rimase sola in casa. Ella prese a occuparsi
delle faccende domestiche, preparò la cena e risvegliò la
fiamma nel focolare.
Intanto, Tuuslar, che da molto tempo attendeva l'occasione
propizia, venuto a sapere, grazie alle sue facoltà
meravigliose, che i tre giovani figli della vedova erano
lontani da casi, gli aquilotti involati lungi dal nido, così
che non avrebbero potuto sentire i pianti della loro madre,
con la massima sollecitudine mise all'opera le sue arti per
sorprendere la vedova sola in casa.
Giunto alla casa di
Kalev, come un gatto che guati il sorcio,
Tuuslar spiò
Linda che, tranquilla e ignara del pericolo, era
tutta intenta a rimestare la zuppa. Subito, il mago si
precipitò in casa, assalì la donna e sollevatala tra le
braccia, la trasportò di peso fuori dalla casa, oltre il
cortile, trascinandola verso il battello che egli aveva
nascosto n una piccola baia occultata.
Linda si dibatté con tutte le sue forze, pianse e implorò il
suo rapitore di lasciarla. Ma questi, aiutato dai suoi
incantesimi, era ben più forte della povera donna e restò
sordo alle sue preghiere.
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4 - LA
METAMORFOSI DI LINDA
e
grida e i pianti della vedova risuonarono per la foresta: l'eco
li trasportava lontano, ma morivano prima di giungere alle
orecchie dei figli di
Kalev.
Allo stremo delle forze,
Linda implorò il cielo.
Gli dèi non rimasero insensibili alle sue lacrime.
Ukko
accorse sul suo carro le cui ruote infuocate sprizzavano
faville e scagliò la sua folgore contro il mago.
Tuuslar,
colpito, cadde al suolo inanimato.
E
Linda? Ella, ghiacciata dal freddo, non era più
Linda.
Quando il mago riprese i sensi, egli non vide vicino a sé che
una roccia affilata che guardava fissamente il mare. Così
gli dèi avevano strappato la rondinella agli artigli crudeli
del gufo.
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Fonti
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I - IL RAPIMENTO DI LINDA. DECLINAZIONE
MITOLOGICA DEL COMPLESSO
DI DAFNE
Il racconto della
fanciulla che sfugge al giovane - o al dio - ben
deciso ad amarla, trasformandosi in roccia, in un
albero, in acqua, o comunque in un elemento naturale
o del paesaggio, è un motivo diffuso nei miti di
tutto il mondo. L'esempio più classico è il mito
greco di Apóllōn e
Dáphnē, in cui la
ninfa, sfugge al tentativo di seduzione (ma
potremmo anche dire di stupro) del dio,
trasformandosi in una pianta di alloro. Da questo
racconto gli psicologi hanno coniato un «complesso di
Dafne» per definire il timore dell'accoppiamento da parte
delle fanciulle.
Il racconto estone di Tuuslar e
Linda,
presente nel
Kalevipoeg,
fa parte certamente di questo mitema, anche se qui non si
tratta di una fanciulla ma di una donna avanti con gli anni,
madre di molti figli, ben decisa a rimanere fedele alla
memoria del marito. Ignoro quali fonti siano state
adoperate da Kreutzwald nel lavoro di stesura dell'epopea e
come – e quanto – egli le abbia piegate alle esigenze
narrative. Ricordiamo che il
Kalevipoeg
non è un autentico testo mitologico, ma
una tarda rielaborazione letteraria. L'antica sapienza
finnica, qualunque essa sia stata, vi è molto diluita e letta
in chiave romantica.
Ma che questo
racconto sia l'esito di una storia ancora più antica, sembra confermato dal fatto che
vi è un episodio nel
Kalevala
finlandese che ricorda, da lontano, la vicenda estone. Qui è il cantore
Väinämöinen a forzare la giovane
Aino
cercando di indurla a
sposarlo, ma non volendo unirsi a un vecchio, la ragazza si
getta in acqua da uno scoglio, annegandosi. In seguito
Väinämöinen
la ripesca in forma di pesce e lei gli rivela di essere
Aino,
dopodiché scompare per sempre.
Väinämöinen non è certamente un personaggio omologo a
Tuuslar,
anche se sono detti entrambi grandi maghi e incantatori;
ugualmente
Aino non rassomiglia certo a
Linda, l'una giovane
vergine, l'altra madre di molti figli, mentre per certi versi (ad
esempio le modalità del suicidio) pare avvicinarsi piuttosto a
Saarepiiga, la
fanciulla dell'isola amata da
Kalevipoeg.
Tuttavia rimane il motivo del ratto da parte di
un mago ai danni di una fanciulla, la quale si sottrae alle
grinfie del suo aggressore trasformandosi in un elemento
naturale e confondendosi con il paesaggio.
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Bibliografia
- BLUMBERG Gustav, Quellen und Realien des Kalewipoeg
[Kalevipoja allikad ja reaalid]. Tartu,
1869.
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LiberIter, La Spezia 2010.
- GANANDER Christfried, Mythologia Fennica.
1789.
- LAUGASTE Eduard, The Kalevala and Kalevipoeg.
In: HONKO Lauri, Religion, Myth and Folklore in the World's Epic: The
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- ORAS Ants,
La letteratura estone. In: DEVOTO Giacomo (cura),
Le letterature dei paesi baltici. Sansoni, Firenze / Accademia,
Milano 1969.
- PIERETTO Giorgio, La sparuta progenie di Kalev.
In: «In forma di parole», 2. Bologna 2009.
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- PUHVEL Jaan, Finnish kalevala and Estonian
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- RAUDSEP Nora ~ DE STŒCKLIN Paul [cura]: Le
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- SCHÜDLÖFFEL Gustav Heinrich, Kaallew's Sohn. In: «Das
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- TALVET Jüri, Kalevipoeg, a great European epic. In: «Estonian Literary Magazine», 17. 2003.
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BIBLIOGRAFIA ► |
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Intersezione: Aree -
Holger Danske
Sezione: Miti -
Asteríōn
Area: Finnica -
Vaka Vanha Väinö |
Ricerche e testi di Dario Giansanti
e Oliviero
Canetti. |
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Creazione pagina: 08.03.2004
Ultima modifica:
26.08.2014 |
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