Il mio nome in...
Chi non ha mai desiderato incidere il proprio nome in caratteri
runici? O tatuato in onciale irlandese? O «tradotto» in arabo,
o in ebraico? O addirittura negli esotici, mistici caratteri del sanscrito
o del tibetano?
Il nostro simpatico servizio NOMEN risponde a centinaia di
mail arrivate nel corso degli anni: in queste pagine potrete vedere numerosi
esempi di come un nome italiano – magari il vostro – potrebbe trasformarsi,
graficamente e in pronuncia, una
volta traslato secondo altre lingue e altri alfabeti.
• Il principale metodo da noi utilizzato è la
trascrizione.
La trascrizione è la resa di un nome
o una parola con un sistema grafico diverso da quello della lingua originale. Poiché
ogni forma di scrittura è specifica per l'inventario fonetico delle propria
lingua, la conversione richiede particolari accorgimenti ortografici affinché il nome venga reso,
nel nuovo sistema grafico, il più vicino possibile alla pronuncia originale.
Ebbene, il servizio NOMEN vi offre di
trascrivere il
vostro nome, o quello delle persone a voi care, in altre scritture e
alfabeti, quali l'ebraico, il sanscrito, il giapponese o le rune vichinghe,
cercando di rendere la pronuncia italiana secondo le regole ortografiche di
ciascuna lingua. Ad esempio, un nome come Giovanni può essere
trascritto efficacemente in russo nella lezione Джованни,
da leggersi e pronunciarsi come in italiano; in greco moderno, però,
mancando il suono della lettera g(i), lo stesso nome verrà
scritto Τζιοβαννι e
pronunciato in maniera sottilmente diversa.
- Giovanni [ʤo'vanːi]
-> trascrizione in russo: Джованни
[ʤo'vani]
- Giovanni [ʤo'vanːi]
-> trascrizione in greco: Τζιοβαννι
[ʣo'vani]
Il vostro nome, una volta trascritto in un altro alfabeto, verrà
poi ri-traslitterato in modo da evidenziare le curiose e complesse
trasformazioni che ha subìto nel nuovo sistema grafico. Così il russo Джованни
si specchierà nella lezione Džovanni; e il greco Τζιοβαννι
in Tziobanni.
- Giovanni [ʤo'vanːi]
-> trascrizione in russo: Джованни
[ʤo'vani] -> ritraslitterazione:
Džovanni
- Giovanni [ʤo'vanːi]
-> trascrizione in greco: Τζιοβαννι
[ʣo'vani] -> ritraslitterazione:
Tziobanni
• Ma, a seconda dei casi, il servizio NOMEN
offre anche altri metodi di conversione:
interpretazione,
restituzione e traduzione.
1. Interpretazione è intuire
come il vostro nome potesse venire inteso e adattato in un antico linguaggio.
Stiamo parlando del passaggio che ha portato il greco Σωκράτης (Sōkrátēs)
a divenire in italiano Socrate, o i nomi dei filosofi inglesi
More e Bacon ad essere italianizzati rispettivamente in Moro e
Bacone. È facile dunque immaginare il nostro Evaristo, finito per
qualche incantesimo nel mondo dei vichinghi, trasformarsi in Efarístr
(dove la -r finale è la desinenza norrena del nominativo maschile), o
un Alfredo, finito nell'antica Grecia, venire chiamato Αλφρέδος
(Alphrédos).
2. Restituzione è quando ritorniamo
al nome originale. Ad esempio, Evaristo è
di origine greca, e Samuele è di origine ebraica. Naturale, la
curiosità di scoprire come il vostro nome venisse effettivamente scritto e pronunciato
nella sua lingua originale.
Avremo così Ευάριστος (Euáristos)
in greco e שמואל (Šəmû’ēl) in ebraico.
3. Parliamo infine di traduzione
quando si utilizza la versione del nome in un'altra lingua. Ad esempio, in
russo,
Jurij in luogo di Giorgio, o, in medio irlandese, Pátraic
in luogo di Patrizio.
Ma ora, fatevi pure un tour tra vari gruppi di scritture e
alfabeti, così suddivisi, e scegliete il vostro nuovo
nomen:
- Antichi e medievali (greco,
runico, ogamico, etc.).
- Est-europei (paleoslavo, russo,
georgiano, armeno, etc.)
- Orientali (ebraico, arabo,
sanscrito, tibetano, etc.)
LA REDAZIONE BIFRÖST |