IL MIO NOME IN...
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GRECO ARCAICO
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Il tuo nomen in...

Il mio nomen in... GRECO ARCAICO

Stiamo parlando del miceneo, l'idioma risuonava sulla bocca degli eroi di Omero, la lingua di quegli Achei dai biondi capelli che si ersero alle spalle della prima cultura d'occidente, e del suo non-tanto-immediato successore linguistico, il greco arcaico.

Il vostro nomen verrà convertito in tre modalità:

  1. Interpretazione secondo il sillabario Lineare B (XVII-XIII sec. a.C.), utilizzando le pur ruvide regole ortografiche che traspaiono dai testi micenei.
  2. Interpretazione (o restituzione) nell'alfabeto greco arcaico (VII-V sec. a.C.), scritto da destra a sinistra. La forma utilizzata è quella «azzurra» in voga nell'Attica.
  3. Trascrizione (o restituzione) nell'alfabeto greco ionico imposto dalla riforma euclidea (403-402 a.C.).

    Sullo sfondo, immagini sempre diverse di guerrieri ed eroi mitologici.

Il nostro amico Evaristo, che ha un nome di origine greca, ci ha chiesto un nomen restituito nella lingua e scrittura originale. Volentieri lo accontentiamo:

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Vuoi avere il tuo nomen greco arcaico? Ecco come
 


Il mio nomen in... GRECO CLASSICO (e NEOGRECO)

Non poteva mancare, per la gioia di tutti i classicisti, la duttile e armoniosa lingua di Omero, Esiodo, Alceo, Saffo, Pindaro, Eraclito, Erodoto, Tucidide, Eschilo, Aristofane, Platone e Aristotele. Stiamo parlando del Greco classico, la lingua che ha fondato la cultura di un continente, a cui aggiungiamo anche il moderno Neogreco.

Di nuovo tre conversioni per il vostro nomen:

  1. Trascrizione (o restituzione) nell'alfabeto greco ionico imposto dalla riforma imposta dall'arcontato di Euclide (403-402 a.C.). È la stessa trascrizione presente nel precedente slide, che funge qui da trait-d'union tra mondo arcaico e mondo classico.
  2. Trascrizione (o restituzione) in alfabeto politonico (introdotto da Aristofane di Bisanzio tra la fine del III e gli inizi del II secolo a.C.), secondo la fonologia del greco classico. È la scrittura correntemente utilizzata dagli studenti al liceo classico.
  3. Trascrizione in alfabeto monotonico (introdotto nel 1982), secondo le regole fonologiche e ortografiche del moderno neogreco.

    Sullo sfondo, immagini sempre diverse di guerrieri ed eroi mitologici.

Il nostro amico Evaristo ha chiesto la restituzione del suo nome nella lingua e scrittura classica:


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Vuoi avere il tuo nomen greco classico (e neogreco)? Ecco come


Il mio nomen in... IRLANDESE

L'Irlanda gaelica, con i suoi druidi, bardi e guerrieri, con il suo fatato oltremondo e la sua inesauribile poesia. Chi non ha mai sognato il proprio nome inciso, in caratteri ogam, sul bordo di una pietra megalitica? O un tatuaggio in caratteri onciali? Vi offriamo tutto questo, con un pizzico di attenzione in più.

Il vostro nomen viene convertito in due forme:

  1. Trascrizione in alfabeto ogamico (IV-X sec.). Si procede con semplice associazione lettera-con-lettera: è la modalità tuttora utilizzata in Irlanda e, in ogni caso, rispetta sufficientemente la fonologia dell'antico irlandese. Per ragioni tecniche ci è impossibile incidere i segni sui due lati di uno spigolo.
  2. Trascrizione (o interpretazione) in alfabeto latino, secondo la grafia onciale (600-900) dei più antichi manoscritti gaelici. Il vostro nome verrà adattato alle regole fonologiche e ortografiche del medio irlandese, o addirittura interpretato in senso irlandese, così come sarebbe stato forse «reso» da un bardo.

     Sullo sfondo, un incisione sempre diversa rimanda ai motivi ornamentali dell'arte celtica.

Ed ecco Martina in irlandese:

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Vuoi avere il tuo nomen irlandese? Ecco come


Il mio nomen in... RUNICO NORRENO

Chi non ha mai desiderato incidere il proprio nome in rune, sull'orlo di una coppa, su una pietra megalitica o sul filo di una spada? Il norreno è stato, nelle sue varie fasi, la lingua letteraria del nord Europa; l'idioma in cui sono state tramandate le meravigliose saghe vichinghe e i canti dell'Edda. È la lingua con cui Odino cantava le proprie magie, con cui Thórr sfidava i giganti..

Il vostro nomen verrà convertito in tre forme:

  1. Trascrizione (o interpretazione) in alfabeto runico, nella variante definita fuþark antico o lungo (III-VIII sec.). Si utilizza la fonologia –in molti punti ipotetica – del runico o protonorreno.
  2. Trascrizione (o interpretazione) in alfabeto runico, nella variante definita fuþark recente o breve. La resa segue la fonologia del norreno classico (VIII-XII sec.), la lingua delle saghe e dei vichinghi.
  3. Trascrizione (o interpretazione) in alfabeto latino, nella forma paleografica carolina (XII-XV sec.), utilizzata nei manoscritti eddici. Le regole fonologiche e ortografiche saranno quelle del norreno classico.

    Sullo sfondo dello slide, un'immagine del drago Fáfnir, una nave vichinga, o il profilo di una stavkirke in legno, tipica dell'architettura nordica.

Davide ha richiesto un'interpretazione vichinga del proprio nomen, con il drago come sfondo:

E l'immancabile Evaristo ha preferito la stavkirke:

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Vuoi avere il tuo nomen runico norreno? Ecco come


Il mio nomen in... RUNICO ANGLOSASSONE

È la lingua degli invasori germanici di Britannia, il lontano antenato dall'odierno inglese. È la lingua del Bēowulf e dei canti di  Cynewulf, l'idioma che servì a J.R.R. Tolkien come base per i linguaggi del Signore degli Anelli.

Il vostro nomen verrà così convertito:

  1. Trascrizione in alfabeto runico, nella variante definita fuþorc anglofrisone (VI-X sec.), secondo la più arcaica fonologia anglosassone.
  2. Trascrizione in alfabeto latino, secondo lo stile paleografico semiunciale (VIII-XI sec.). La fonologia utilizzata è quella antico-inglese.

Ed ecco Cecilia anglosassonizzata:


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Vuoi avere il tuo nomen anglosassone? Ecco come


Il mio nomen in... RUNICO GOTICO

Assai meno popolare delle altre lingue «sorelle», il gotico, lingua degli Ostrogoti e Visigoti, è stata nondimeno la prima parlata germanica a essere messa per iscritto, grazie a un particolarissimo alfabeto, misto di greco, latino e runico, inventato nel IV secolo dal vescovo Ulfila per la sua traduzione in gotico della Bibbia. Prima, tuttavia, il gotico utilizzava un proprio alfabeto runico, tutt'oggi assai poco conosciuto.

Offriremo al vostro nomen:

  1. Interpretazione in fuþark gotico (il valore dei segni è, in molti casi, ipotetico).
  2. Trascrizione nell'alfabeto gotico di Ulfila.

Ecco l'amico Franco nei barbarici panni ostrogoti:

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Vuoi avere il tuo nomen runico gotico? Ecco come


Intersezione Aree - Holger Danske
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A cura della Redazione Bifröst.
Creazione pagina: 01.04.2012
Ultima modifica: 05.08.2015
 
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