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Norreno |
Fiǫrgyn
→ Fjörgyn |
Fiorgyn |
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ETIMOLOGIA Fjǫrgyn, teonimo. Questo nome compare nella
letteratura norrena sia al maschile, Fjǫrgynn, che al femminile,
Fjǫrgyn. Nel primo caso si tratta del padre di Frigg,
nel secondo di un epiteto della dea-terra
Jǫrð.
Secondo una vecchia ipotesi amata dagli indoeuropeisti, il maschile Fjǫrgynn sarebbe un'attestazione germanica di un'antica
divinità del tuono o degli elementi, associato al tuono e alla
pioggia, il cui nome deriverebbe da quello indoeuropeo della quercia
*PERKʷU-.
Tale radice avrebbe lasciato traccia in molti nomina divina, quali il
sanscrito
Parjanya, il lituano
Perkū́nas, lo slavo Perunŭ e, in ambito germanico, appunto Fjǫrgynn. In tal caso non
stupisce che il corrispettivo femminile Fjǫrgyn sia un epiteto di
Jǫrð, madre del dio-tuono Þórr. (Jakobson 1970 | Malory 1989) Tale
ipotesi, però, non è stata giudicata pienamente soddisfacente, dal momento che questi teonimi
non concordano nemmeno tra di loro. Il maschile Fjǫrgynn, inoltre, sembra essere secondario rispetto al
femminile Fjǫrgyn (Campanile 1994). Si è
tentato un confronto con il gotico faírguni, «montagna». Il termine non è
isolato nelle lingue germaniche, per quanto di uso piuttosto antico e raro: in
antico alto tedesco Fergunna è il nome di un gruppo di rilievi tra Ellwangen e Ansbach,
mentre in anglosassone fyrgen- vuol dire parimenti «montagna» (ad
es. fyrgenstream «fiume montano» (Bēowulf
[1359 | 2128])). Sembra che in origine il termine *firgunjō-
indicasse la montagna boscosa (cfr. antico alto tedesco fereheih
«quercia»; norreno fjǫrr «albero»; anglosassone fyrh e inglese
fir «abete»; e parallelamente, norreno fyri «abete»; antico alto
tedesco forh-ist > tedesco Forst «pino»), quindi senza escludere
possibili legami con l'idea della foresta colpita dal fulmine
(Meli 2008).
In tal caso, il nome Fjǫrgyn(n)
potrebbe significare «dio/dea della montagna»,
nel senso di «dio/dea della terra». Anche tale ipotesi, però, è considerata
insoddisfacente.
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LETTURATURA Il nome di Fjǫrgyn è raramente
citato nella letteratura norrena, e sempre in kenning. La prima fonte è
la
Vǫluspá, nella strofa che
descrive lo scontro tra Þórr
e il serpente Jǫrmungandr. Il dio del tuono viene
definito non già «figlio di
Jǫrð», come di consueto, ma
«figlio di
Hlóðyn» [mǫgr Hlǫðvinjar] e
poi «figlio di Fjǫrgyn» [Fjǫrgynjar burr]. È appunto questa
ricorrenza che ci permette di considerare sia
Hlóðyn che Fjǫrgyn degli
epiteti di
Jǫrð.
Þá kømr enn mæri
mǫgr Hlǫðvinjar
gengr Óðins sonr
ormi mæta.
Drepr af móði
Miðgarðs véurr;
munu halir allir
heimstǫð ryðja;
gengr fet níu
Fjǫrgynjar burr
neppr frá naðri,
níðs ókvíðinn. |
Ecco viene il famoso
figlio di
Hlóðyn,
s'avanza il figlio di
Óðinn
a contrastare il serpente.
Con ira lui colpisce
il difensore di
Miðgarðr.
Gli uomini tutti
sgombreranno il mondo.
Nove passi indietreggia
il figlio di Fjǫrgyn,
muore lontano dal serpe
che disonore non teme. |
Ljóða Edda
>
Vǫluspá
[56] |
Questa strofa è citata da Snorri nel
Gylfaginning
ma, a parte quest'unica ricorrenza, a cui non viene data spiegazione, il nome
non ricompare mai in tutta la
Prose Edda. Nel Hárbarðsljóð,
troviamo Óðinn, nei panni del traghettatore
Hárbarðr, negare a
Þórr
un passaggio sulla sua barca. Alla fine di un prolungato e sarcastico alterco,
dice al dio del tuono che ci penserà sua madre Fjǫrgyn a ricondurlo a
casa.
Þar mun Fjǫrgyn
hitta Þór, son sinn,
ok mun hon kenna hánum áttunga brautir
til Óðins landa. |
Là verrà Fjǫrgyn
a prendere Þórr,
figlio suo,
e gli insegnerà le strade familiari
che menano alla terra di Óðinn. |
Ljóða Edda
> Hárbarðsljóð
[56] |
Il nome di Fjǫrgyn ricompare infine, significativamente, nell'elenco dei
«nomi della terra» [Jarðar heiti] delle þulur. La traduzione è
ardua in quanto si tratta di una serie di sinonimi e quasi-sinonimi della terra,
del suolo, del campo, etc., le cui sfumature di significato – quando conosciute
– sono ardue da riprodurre in italiano. Vi compaiono tutti i nomi e gli epiteti
della dea:
Jǫrð,
Hlóðyn, Fjǫrgyn.
Jǫrð, fjǫrn, rofa,
eskja ok hlǫðyn,
gyma, sif, fjǫrgyn,
grund, hauðr ok rǫnd,
fold, vangr ok fíf,
frón, hjarl ok barmr,
land, bjǫð, þruma,
láð ok merski. |
Þulur > Jarðar heiti
[1] |
Come detto nelle note etimologiche, il nome è attestato anche al maschile, nella forma
Fjǫrgynn: si tratta in questo caso del
padre di Frigg. |
FONTI
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BIBLIOGRAFIA
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