SCHEDARIO

GERMANI
Scandinavi

MITI GERMANICI
Árvakr ~ Alsviðr
ÁRVAKR ~ ALSVIÐR
I due cavalli che trainano il carro solare. Due mantici soffiano vento sotto le loro spalle per raffreddarli durante il tragitto.

* * *

 
MITOLOGIA
MITI
  • Árvakr e Alsviðr sono i due destrieri che, faticosamente, trascinano il sole nel cielo.
  • Li guida Sól, figlia di Mundilfǿri.
  • Sotto le loro spalle gli dèi hanno messo due mantici per rinfrescarli. Si parla anche di un riparo di ferro che li protegge dal fulgore del sole.
  • Vi sono rune incise sulle orecchie di Árvakr e sugli zoccoli di Alsviðr.
RELAZIONI
Padrona: Sól
FILOLOGIA
ORTOGRAFIA

  ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI

MSS.

Norreno Áruakrnorm. Árvakr Arvacr
Arvakr
Aarvakr
Arvakvr
[R]
[A | Rs]
[W]
[T]
 
Norreno Alsuiþr norm. Alsviðr Alſvıþr
Alſvınn
Alſvıðr
Alſvıdr
Alſvıdvr
[R]
[R]
[A | Rs]
[W]
[T]

ETIMOLOGIA

Árvakr, terionimo.
«[Colui che] si sveglia presto».

  1. ár- | Il primo termine, ár, come sostantivo vuol dire «anno». Da un protogermanico *jeran (cfr. gotico jēr; anglosasson ġēar, inglese year, antico sassone jār, antico alto tedesco jār, tedesco Jahr, olandese jaar; norreno ár > svedese e danese år). Come avverbio vuol dire «una volta» (cfr. inglese yore «tempo antico»; Ulfila rende con il gotico air il greco palaí «una volta»), ma anche «presto» (cfr. anglosassone ær, inglese early; antico alto tedesco êr), come nel verso: Ár vas alda «in principio era il tempo» (Vǫluspá [3]). Nel fuþark antico, la runa *jeran corrisponde a una semiconsonante j [j]. A sua volta da un indoeuropeo *JŌR- «anno, estate».
     
  2. -vakr | L'aggettivo vakr (con -r radicale) vuol dire «sveglio, desto, vigile, all'erta»; è derivato dal verbo vaka «svegliarsi» (cfr. inglese to wake).

Radice: [*JŌR-]►


Alsviðr, terionimo.
«Tutto ardente».
Il Codex Regius [R], nel Sigrdrífumál, riporta la lezione Alsvinnr, derivata per normale passaggio -ðr > -nnr.

  1. al- | Il prefisso al(l)- «tutto», indica completezza e totalità (cfr. antico sassone eal-, inglese all/al-, tedesco all-).
     
  2. -sviðr | Dal verbo sviða «bruciare, ardere, arrostire» (in Norvegia, sviða è una terra boscosa dissodata col fuoco). Si veda anche l'epiteto Svíðurr, attribuito a Óðinn, che significa «ardente», oppure «[colui che] brucia», «distruttore».

La Isnardi, seguendo la lezione di De Vries, interpreta in senso figurato: «velocissimo». (De Vries 1961 | Isnardi 1975)

FONTI

Ljóða Edda > Grímnismál [37]
Ljóða Edda > Sigrdrífumál [15]
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [11]
Snorri Sturluson: Prose Edda > Skáldskaparmál [74]
Þulur > Hesta heiti [3]

BIBLIOGRAFIA ►
RIFERIMENTI
IMMAGINI
     
Solvognen
Carro solare di Trundholm
Età del bronzo (ca. 1400 a.C.)
I carri di Sól e Máni
Autore sconosciuto
     
PAGINE
Il tempo e gli elementi - Lupi che corrono in cielo

Creazione pagina: 01.01.2009
Ultima modifica: 22.03.2016

 
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