ETIMOLOGIA Il teonimo antico-russo Svarogŭ sembra sia connesso con la radice sanscrita
var- «avvolgere,
legare», la stessa che si trova nel nome
del dio vedico Varuṇa. Il teonimo
verrebbe dunque a significare qualcosa come «colui che lega» o «colui che
avvolge». Si è
pure
ipotizzato un legame col sanscrito svarga «cielo luminoso», il che
ricondurrebbe il nostro personaggio alla sfera degli dèi celesti. Si è anche
pensato a un legame con il russo svarščik «fabbro», cosa che darebbe una
ragione alla sua identificazione con Hḗphaistos.
Ma per spiegare il teonimo sono stati anche chiamati in causa l'indoeuropeo
*SWĒL- «sole», anche attraverso la mediazione dell'avestico xvarə
«sole», facendo di Svarogŭ un dio solare; il russo svara «lotta», come se
fosse stato un dio della guerra; il sanscrito svarāj-
«autogoverno», conferendogli un carattere
regale; il sanscrito
īśvara, epiteto di Śiva, come
se Svarogŭ fosse stato il dio supremo nell'antica mitologia slava
(Unbegaun 1948). Queste etimologie
appaiono tuttavia meno probabili.
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LETTURA
Poche e incerte fonti trattano del dio Svarogŭ. Alla base vi è la
traduzione russa della Chronographía di Iōánnēs Malálas,
una cronaca bizantina del VI secolo. Questa, nella versione originale,
raccontava le vicende dei sovrani predinastici egiziani. Il suo racconto dipendeva a sua volta dalla Aigyptiaká,
la storia egiziana in greco del sacerdote Manéthōn (III sec. a.C.).
Secondo Malálas, primo a regnare sull'Egitto era stato Miṣraym,
della stirpe di Ḥām, il biblico progenitore degli
Egiziani (Genesi [X: 6 | X: 13]). Dopo di
lui aveva regnato Hérmēs. Dopo, il trono era
passato a Hḗphaistos, sovrano «bellicoso
ma ingegnoso». Egli aveva introdotto una legge che vietava la promiscuità
femminile e introduceva un severo regime monogamico per entrambi i sessi. Sotto
il regno di Hḗphaistos erano cadute dal
cielo delle tenaglie da fabbro, e gli uomini – che fino ad allora si erano
combattuti con pietre e bastoni – avevano imparato a forgiare i metalli per
fabbricare le armi. Alla morte di Hḗphaistos,
gli era succedut il figlio
Hḗlios. Potente e cupido di gloria,
costui aveva riformato il calendario egiziano e si era adoperato per mantenere
la morigeratezza di costumi che suo padre aveva imposto per legge. Dopo di lui –
continua Malálas – aveva regnato sull'Egitto Sósis,
Ósiris e Hṓros.
Nella
traduzione russa della Chronographía,
piuttosto libera e interpolata, Hḗphaistos
ed
Hḗlios vengono identificati con due
divinità slave:
Svarogŭ e
Dažĭbogŭ.
По
умрьтвии же Феостовъ егож и Сварога наричить
и царствова сынъ его именем Солнце, егож
наричуть Дажьбог. Солнцеже царь сынъ
Сварогов еже есть Дажьбог. |
Po umrĭtvii že Feostovŭ egož i Svaroga naričitĭ i
carstvova synŭ ego imenem Solnce, egož naričutĭ Dažĭbog. Solnceže carĭ synŭ
Svarogov eže estĭ Dažĭbog. |
Dopo la
morte di
Hḗphaistos[Feostŭ]
detto
Svarogŭ,
regnò suo figlio Hḗlios [Solnce] detto
Dažĭbogŭ.
Il Re Sole figlio di
Svarogŭ,
è questi
Dažĭbogŭ. |
Iōánnēs Malálas:
Chronographía
[3.5.1] (traduzione russa) |
E riprendendo di pari passo il Malálas russo, il Codice Ipaziano della
Se pověsti vremjanĭnichŭ lětŭ,
la «Cronaca degli anni passati», narra daccapo tutte le origini del regno
egiziano, insistendo sulle interpretazioni slave. Su
Svarogŭ, racconta:
И бысть по потопѣ и
по раздѣленьи языкъ, поча царьствовати пѣрвое
Местромъ отъ рода Хамова, по немь Еремия, по немь Феоста, иже и Саварога
нарекоша Егуптяне. Царствующю сему Феостѣ
въ Егуптѣ, въ время царства его, спадоша
клѣщѣ
съ небесѣ, нача ковати оружье, прѣже
бо того палицами и камениемь бьяхуся. Тъ же Феоста законъ устави женамъ за единъ
мужь посагати и ходити говеющи, а иже прелюбы дѣющи
казнити повелѣваше, сего ради прозваше и
богъ Сварогъ, преже бо сего жены блудяху, к нему же хотяше, и бяху акы скотъ
блудяще; аще родяшеть дѣтищь, который
ѣй любъ бываше дашеть; се твое дѣтя,
онъ же створяше празнество приимаше. Феость же сий законъ расыпа, и въстави
единому мужю едину жену имѣти, и женѣ
за одинъ мужь посагати, аще ли кто переступить, да ввергуть и в пещь огнену.
Сего ради и прозваша и Сварогомъ и блажиша и Егуптяне. И по семъ царствова сынъ
его, именемъ Солнце, егоже наричють Дажьбогъ.. |
I bystĭ po potopě i po razdělеnĭi jazykŭ, poča
carĭstvovati pěrvoе Mеstromŭ otŭ roda Chamova, po nеmĭ Еrеmija, po nеmĭ Fеosta,
ižе i Savaroga narеkoša Еgуptjanе. Carstvуjuščju sеmу Fеostě vŭ Еgуptě, vŭ
vrеmja carstva еgo, spadoša klěščě sŭ nеbеsě, nača kovati orуžĭе, prěžе bo togo
palicami i kamеniеmĭ bĭjachуsja. Tŭ žе Fеosta zakonŭ уstavi žеnamŭ za еdinŭ mуžĭ
posagati i choditi govеjušči, a ižе prеljuby dějušči kazniti povеlěvašе, sеgo
radi prozvašе i bogŭ Svarogŭ, prеžе bo sеgo žеny blуdjachу, k nеmу žе chotjašе,
i bjachу aky skotŭ blуdjaščе; aščе rodjašеtĭ dětiščĭ, kotoryj ěj ljubŭ byvašе
dašеtĭ; sе tvoе dětja, onŭ žе stvorjašе praznеstvo priimašе. Fеostĭ žе sij
zakonŭ rasypa, i vŭstavi еdinomу mуžju еdinу žеnу iměti, i žеně za odinŭ mуžĭ
posagati, aščе li kto pеrеstуpitĭ, da vvеrgуtĭ i v pеščĭ ognеnу. Sеgo radi i
prozvaša i Svarogomŭ i blažiša i Еgуptjanе. I po sеmŭ carstvova synŭ еgo,
imеnеmŭ Solncе, еgožе naričjutĭ Dažĭbogŭ..
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Dopo il Diluvio e la
divisione delle lingue, cominciò a regnare
prima di tutti Miṣraym [Mestromŭ], della stirpe di
Ḥām [Xam], dopo di lui
Hérmēs [Eremija],
dopo questo
Hḗphaistos [Feosta],
che gli Egiziani chiamarono anche
Svarogŭ. Mentre
Hḗphaistos regnava sull'Egitto, caddero dal
cielo delle tenaglie, e la gente cominciò a forgiare armi, mentre prima di
allora avevano combattuto solo con clave e pietre. Hḗphaistos
promulgò la legge, secondo la quale una donna avrebbe dovuto sposare un solo uomo
e osservare il digiuno, e ordinò ci punire coloro che commettevano adulterio.
Perciò lo chiamarono
Svarogŭ. Precedentemente le donne si
accoppiavano con chi volevano, e si accoppiavano come bestie. Se avevano dei
figli, lo donavano a chi volevano: «Ecco, questo è tuo figlio», e quelli,
accettandolo, facevano festa. Hḗphaistos
abolì questa usanza e dispose che ogni uomo avrebbe dovuto avere una sola donna,
e ogni donna avrebbe potuto sposare un solo uomo; se qualcuno avesse trasgredito
a questa legge, sarebbe stato gettato nella fornace ardente. Perciò gli Egiziani lo chiamarono
Svarogŭ e lo
adorarono. Dopo di lui, regnò suo figlio Hḗlios [Solnce] detto
Dažĭbogŭ... |
Se pověsti vremjanĭnichŭ lětŭ (Codice Ipaziano) [6622/1114] |
D'altra parte, il nomen
Svarogŭ non compare
in alcuna altra fonte, né è citato nel «Canone di Volodimirŭ»,
tra le sei divinità i cui idoli il gran
principe aveva fatto erigere sul colle
di Kievŭ. (Se pověsti
vremjanĭnichŭ lětŭ [6488/980]).
Rimane da stabilire la relazione tra Svarogŭ e il nomen
Svarožičĭ, che sembra derivare da esso.
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