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Cecilia Barella ~ Roberto Arduini
IL KALEVALA IN ITALIA
IL KALEVALA IN ITALIA
Le edizioni italiane del Kalevala
Giuseppe Acerbi
Domenico Comparetti
Il Fondo Comparetti
Paolo Emilio Pavolini

LE EDIZIONI ITALIANE DEL KALEVALA

In Italia, l'epopea finnica composta da Lönnrot ha avuto alterne fortune, venendo pubblicata più spesso in prosa che in poesia e, nel dopoguerra, più in riduzioni per ragazzi che nella sua versione completa. L'attenzione degli studiosi italiani sul Kalevala si concentrò nei due decenni a cavallo tra il XIX e il XX secolo, con il suo culmine qualche anno prima della Prima Guerra Mondiale. In linea con quella che era allora la tendenza degli studi antropologici e folkloristici, già nel 1872 e poi nel 1881 erano stati pubblicati i primi studi di carattere accademico sull'epopea finnica, ad opera di studiosi come Giovanni Targioni-Tozzetti, uno dei primi membri dell'Accademia dei Georgofili.

Il primo saggio a occuparsi in maniera sistematica del Kalevala è, nel 1890, Il Kalevala, o la poesia tradizionale dei finni: studio storico critico sulle origini delle grandi epopee nazionali, scritto da Domenico Comparetti (1835-1927), tra i massimi filologi classici del suo tempo.

Igino Cocchi
(1827-1913)

Bisogna però attendere quasi vent'anni per avere la prima traduzione completa dell'opera di Lönnrot. Si tratta dell'ottima traduzione di Igino Cocchi (con prefazione di Domenico Ciàmpoli) nel 1909. Professore di geologia all'Istituto Superiore di Firenze, fu direttore per qualche anno dell'Istituto di Geologia, tra i fondatori della Società Geologica Italiana, scrisse numerosi saggi tra cui il libro divulgativo La Finlandia: Ricordi e studi, pubblicato da Le Monnier a Firenze nel 1902. Nello stesso anno l'editore Remo Sadron pubblica il saggio Che cosa è il Kalevala, per mano di Giacomo Ernesto Parodi, filologo, critico e docente presso l'università di Firenze. Poco dopo, nel 1912, viene pubblicata la versione in prosa, a cura di Francesco Di Silvestri-Falconieri. La ricerca della critica italiana si completa, infine, con la traduzione in metrica del Kalevala, sempre per i tipi della casa editrice Sandron, nel 1910. È quella di Paolo Emilio Pavolini, qui riportata, mai più ristampata in forma integrale.

Da questo momento fino alla Seconda Guerra Mondiale cala però l'attenzione sulla Finlandia e la sua epopea. Le uniche eccezioni sono, nel 1926, la prima di una lunga serie di riduzioni per ragazzi, curata da Miguel Escalada all'interno della Collana «Piccola Biblioteca di Scienze Moderne», e la ristampa della traduzione curata da Pavolini, pubblicata il 28 febbraio 1935, in occasione del centenario della pubblicazione originale in Finlandia. Si tratta però di un'edizione abbreviata di un terzo rispetto all'originale, pubblicata per i tipi della casa editrice Sansoni nella collana «Biblioteca Sansoniana Straniera», diretta dallo stesso Pavolini. Sono stati eliminati soprattutto i numerosi canti magici, alcuni episodi epici eccessivamente lunghi e le assai frequenti ripetizioni.

Nel Dopoguerra, il Kalevala interessa agli editori italiani soltanto per le riduzioni per ragazzi. In tale forma è pubblicata nel 1941 la versione di Elena Primicerio, Il Kalevala: Finlandia, terra d'eroi, più volte ristampata (1961, 1966, 1967) e tradotta nel 1967 anche in francese. Nel 1957 la SEI pubblica una nuova versione in prosa, tradotta e adattata da Pino Bava. Lo stesso traduttore ammette di aver «qua e là ridotto il testo in vista delle particolari esigenze della collana [...] ogni volta che l'originale appaia troppo veristico». Il libro comprende sette pagine con brani scelti in versi in finlandese, traduzione a fronte, tratti dal runo XXII. Un'altra versione ridotta per ragazzi è curata da Giovanni Randone, Tra gli eroi di Kalevala: miti e leggende finniche, nel 1971.

Negli anni Ottanta si rinnova l'interesse per il Kalevala con la ristampa dell'edizione del 1935 della traduzione di Pavolini e gli studi di critica di Comparetti, oltre alla pubblicazione in più occasioni (1980 e 1987) di Racconti Finlandesi, una rielaborazione della scrittrice Ursula Synge dell'epopea finnica, Land of Heroes. A Retelling of the Kalevala.

Di grande interesse divulgativo è invece la traduzione in prosa curata da Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini e pubblicata dalla Arnoldo Mondadori Editore nel 1988. Intitolata Kalévala: miti incantesimi eroi nella grande saga del popolo finlandese, è la versione più conosciuta al pubblico italiano, anche se ristampata solo fino al 1991. Nella nota alla traduzione del libro le autrici dicono di aver «compiuto minimi interventi sull'originale, solo allorché l'eccessiva ripetizione degli appellativi, dei nomi e, più raramente, dei concetti, che nei versi trovava una sua precisa giustificazione, inceppava invece la lettura».

Da quel momento nulla più, a parte gli studi specialistici, che sono aumentati in numero e dimostrano l'interesse ininterrotto che l'epopea finnica suscita a diversi livelli, ma sono relegati in pubblicazioni a diffusione limitata. Sono così oltre quindici anni che non è più disponibile al pubblico una traduzione del Kalevala, sia essa in metrica, prosa, in versione ridotta o per ragazzi.

In questa breve sintesi della storia editoriale del Kalevala in Italia spiccano tre figure che hanno avuto un ruolo determinante nello studio e nella diffusione dell'epopea finnica nel nostro Paese già negli anni in cui veniva pubblicata in Finlandia e in Europa: Giuseppe Acerbi, Domenico Comparetti e Paolo Emilio Pavolini.

GIUSEPPE ACERBI

Giuseppe Acerbi
(1773-1846)

Personaggio molto noto in Finlandia, il mantovano Giuseppe Acerbi (1773-1846) è quasi dimenticato in Italia, già inviso ai suoi contemporanei, a causa dei rapporti intrattenuti con l'invasore austriaco. Anche se non si occupò espressamente del Kalevala, Acerbi ebbe comunque un ruolo importante negli studi antropologici ed etnomusicologici. Nel 1816, l'Austria gli aveva affidato la direzione della rivista letteraria La Biblioteca Italiana; cui collaborarono Vincenzo Monti, Silvio Pellico, Pietro Giordani e Madame de Stäel. La rivista era finanziata dallo stesso governo austriaco che intendeva così tenere gli intellettuali dalla propria parte ma la maggior parte dei collaboratori nominati lasciarono nel tempo la rivista, pur mantenendo la stima personale verso Acerbi. Nel 1826 Metternich gli conferì l'incarico di console generale austriaco in Alessandria d'Egitto, dove rimase fino al 1834. La reputazione storica della famiglia fu riabilitata dal nipote Giovanni (1825-1869), il quale partecipò all'insurrezione milanese del '48, alla difesa di Venezia e alla spedizione dei Mille.

Tuttavia negli ultimi anni la figura dell'Acerbi è stata rivalutata. La relazione tra Acerbi e la Finlandia risale alla fine del Settecento quando, in compagnia del colonnello Skjöldebrand arrivò a Capo Nord in slitta: nessuno v'era mai giunto via terra durante la stagione estiva, a causa del terreno paludoso. Al ritorno, Acerbi pubblicò a Londra il libro in due volumi: Travels through Sweden, Finland and Lapland, to the North Cape in the years 1798 and 1799 che lo rese subito famoso ma gli procurò anche le antipatie del regno di Svezia a causa dei suoi commenti sul governo. Il libro fu ritirato e Acerbi, che si trovava in Francia, venne arrestato. Il libro venne successivamente compendiato e pubblicato per la prima volta in Italia da Giuseppe Belloni nel 1832 a Milano.

Durante il viaggio, Acerbi annotò molto canti e trascrisse melodie popolari di grande importanza per quel che concerne l'aspetto etnomusicologico e filologico. Rimase a Oulu in attesa del disgelo dei fiumi ben due mesi, durante i quali altri musicisti lo raggiunsero. Qui Acerbi compose alcuni quartetti con clarinetto – il suo strumento preferito sebbene egli fosse un poli-strumentista – in uno dei quali utilizzò direttamente un tema tratto da una melodia tradizionale. Oggi viene considerato la prima composizione classica in cui sia usata la cosiddetta «melodia kalevaliana» e i quartetti di Acerbi sono tuttora trasmessi dalla Radio Nazionale Finlandese. Egli descrisse, inoltre, l'esecuzione dei runot da parte dei vecchi runoja, anche se tale descrizione viene ritenuta imprecisa.

Acerbi era interessato all'etnologia e fu dei primi stranieri ad aver raccolto poesie popolari finlandesi, alcune delle quali ancora oggi notissime in Finlandia. Sebbene alla spedizione si fossero uniti in Svezia un meteorologo, un medico, un entomologo e un botanico, Acerbi stesso riportò le sue osservazioni sui costumi delle popolazioni (riferisce per primo la parola finlandese sauna), sulla letteratura, la musica popolare e la botanica, e nel 1999 la Televisione Finlandese gli ha dedicato un programma speciale.

DOMENICO COMPARETTI

Domenico Comparetti
(1835-1927)

Domenico Comparetti nacque a Roma nel 1835 e morì a Firenze nel 1927. Ostacolato dalla famiglia negli studi prediletti di filologia, si laureò in Farmacia e Scienze naturali e dovette superare controversie e difficoltà per approdare alla professione che più lo interessava, amorosamente seguito da amici e protettori, fra cui don Michelangelo Caetani.

Nel 1859, giovanissimo ma già conosciuto a livello europeo grazie alle sue prime dissertazioni filologiche, ebbe in affidamento la cattedra di Lingua e letteratura greca all'Università di Pisa. Qui insegnò fino al 1872, anno in cui ottenne il trasferimento all'Istituto di Studi Superiori di Firenze (oggi Università). Nel 1887, dopo quindici anni d'insegnamento, Comparetti preferì lasciare l'incarico per dedicarsi esclusivamente alle proprie ricerche: lo sostituì alla cattedra l'ex allievo Girolamo Vitelli.

Temperamento solitario, fu però sempre circondato da un vasto stuolo di discepoli che lo seguirono in quell'indirizzo di studi basati sul metodo storico-filologico creato da lui stesso con l'amicizia e la collaborazione del professor Alessandro D'Ancona, con il quale pubblicò una raccolta di canti e racconti popolari italiani, alcuni dei quali trascritti per la prima volta.

Comparetti dette un altissimo numero di contributi agli studi classici, con saggi di letteratura comparata (Virgilio nel Medioevo rimane uno dei più importanti), novellistica e tradizioni popolari, filologia, mitologia, archeologia. Durante la sua lunga e operosa esistenza si occupò di diversi rami delle scienze umanistiche coprendo un periodo storico che andava dall'antichità preclassica al Medioevo. Importante fu anche il suo contributo in campo epigrafico, e in particolare il suo impegno per la nascita e lo sviluppo degli studi papirologici in Italia.

I suoi studi sul Kalevala seguirono una serie di fruttuosi viaggi in Finlandia. Nel 1891 pubblicò i canti della cultura orale finnica e uno studio sul Kalevala in cui, sulla base della critica omerica, analizza il caso per alcuni discutibile del poema epico finlandese: composto in età moderna dall'intreccio di canti tradizionali preesistenti. Senatore dal 1891, Comparetti non abbandonò gli studi fino all'ultimo e si spense all'età di novantuno anni.

Il FONDO COMPARETTI

L'attività scientifica e gli interessi di Comparetti sono ampiamente attestati nel fondo librario, in cui sono conservate opere monografiche, collane, estratti e riviste, pervenuto dopo la sua morte alla Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia, per volere testamentario. Amante del libro e di edizioni rare, egli possedeva cinquecentine e pregevoli edizioni del Seicento e del Settecento. La parte più consistente del fondo è tuttavia quella ottocentesca, a lui contemporanea, e che ci testimonia l'evolversi degli studi a cui si dedicò nella sua lunga esistenza. La composizione del fondo è eterogenea e, oltre a testimoniare, attraverso i testi appartenutigli, i campi in cui si era svolta la sua attività, rivela anche le sue conoscenze linguistiche e i contatti avuti con colleghi e amici.

Il nucleo maggiore dei volumi comprende libri di letteratura classica, letterature nordiche, papirologia, filologia classica, una sezione di filologia romanza e una di archeologia; quest'ultima, con segnatura Gab. Arch., comprende un consistente numero di testi d'epigrafia e archeologia classica.

PAOLO EMILIO PAVOLINI

Paolo Emilio Pavolini (Livorno, 1864 – Quattordio, Alessandria, 1942) autore della traduzione italiana in metrica qui pubblicata del Kalevala, fu linguista, traduttore e studioso della lingua e letteratura sanscrita, estone, polacca ed albanese, oltre che finnica.

Pavolini era ordinario di sanscrito e civiltà dell'India antica presso la Facoltà di Lettere dell'università di Firenze, che già alla fine dell'Ottocento l'università di Firenze si era distinta per gli studi in orientalistica. Nel 1887 era stata fondata la Società Asiatica Italiana, che pubblicava il «Giornale della Società Asiatica Italiana», e di cui fu presidente Pavolini stesso.

Seguace di Domenico Comparetti, Pavolini fu sensibile alle tradizioni epiche e folcloriche, e noto specialmente per le sue eleganti traduzioni, quelle del Rāmāyaṇa e del Mahābhārata, e del Kalevala naturalmente. Pavolini ne pubblicò la prima traduzione integrale per l'editore Sandron nel 1910, come detto. Si trattava di un volume in-quarto, a due colonne, di 368 pagine, più ben ventiquattro di introduzione, con nove figure e cinque tavole in fototipia. Presto iniziò a lavorare alla seconda edizione, abbreviata di un terzo rispetto all'originale, pubblicata per la casa editrice Sansoni nel 1935, l'anno del centenario della prima edizione originale in Finlandia. Lo studioso aveva eliminato i numerosi canti magici e alcuni episodi epici eccessivamente lunghi, oltre alle moltissime ripetizioni. Questa stessa edizione ebbe poi altre tre ristampe, l'ultima delle quali nel 1984.

Pavolini fu docente di Sanscrito dal 1901 al 1935, e dal 1926 al 1930 e poi dal 1933 al 1935, fu preside della Facoltà di Lettere, che negli anni Venti e Trenta costituì il più importante complesso di studi umanistici presenti in Italia. In quegli anni furono vivi presso l'ateneo di Firenze anche i rapporti internazionali, in particolare lo Smith College di Northampton (Massachusetts) inviò alcune studentesse a studiare un anno in Italia, privilegiando Firenze rispetto a Roma. Le ragazze furono alloggiate presso famiglie e furono organizzati corsi speciali per loro, tenuti dai maggiori docenti della facoltà. Pavolini stesso fu il coordinatore dell'esperimento, che riuscì tanto bene da inaugurare una fruttuosa consuetudine di interscambi.

Dal 1907 al 1919 Pavolini diresse la rivista «Atene e Roma», che aveva l'ambizione di imboccare la via della promozione reale degli studi classici (anche attraverso i convegni e il dibattito sulle traduzioni) e di fungere da raccordo col mondo della scuola.

GLI AUTORI

Cecilia Barella è traduttrice e saggista. Ha lavorato con diverse case editrici e da alcuni anni collabora con il programma televisivo La Compagnia del Libro [LINK]. I suoi specifici campi di interesse sono: la letteratura per ragazzi, la fiaba, la letteratura inglese. In particolare, ha partecipato ad alcune raccolte di saggi su Tolkien, ha curato l’edizione italiana per ragazzi del Bēowulf (Nuove Edizioni Romane 2007). Insieme a Saverio Simonelli e Roberto Arduini, è autrice de La biblioteca di Bilbo. Percorsi di lettura tolkieniani nei libri per ragazzi (Effatà 2011). Vive e lavora a Roma.

Roberto Arduini, giornalista, presidente dell’Associazione Romana di Studi Tolkieniani, è membro del comitato scientifico della collana «Tolkien e Dintorni», pubblicata da Marietti 1820. Ha partecipato alla stesura di The J.R.R. Tolkien Encyclopedia: Scholarship and Critical Assessment, a cura di Michael Drout (Routledge University 2006). Insieme a Claudio Testi ha curato La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi (Marietti 2008), La Falce spezzata. Morte e immortalità in J.R.R. Tolkien (Marietti 2009) e Tolkien e la Filosofia (Marietti 2011). È traduttore della postfazione di Tom Shippey in Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm di J.R.R. Tolkien, curata da Wu Ming 4 (Bompiani 2010). È autore di numerosi articoli sulle opere di Tolkien, ha tenuto conferenze in Gran Bretagna e Italia, anche in occasione del cinquantesimo anniversario della pubblicazione del Signore degli Anelli.

Roberto Arduini e Cecilia Barella hanno curato la ristampa del Kalevala nella traduzione di Paolo Emilio Pavolini (Il Cerchio 2007). Il libro è acquistabile su IBS: [LINK].

BIBLIOGRAFIA
  • AGRATI Gabriella ~ MAGINI Maria Letizia: Il Kalevala (riduzione per ragazzi). Collana «Mirabilia». Mondadori, Milano 1987.
  • AGRATI Gabriella ~ MAGINI Maria Letizia: Kalévala: Miti incantesimi eroi (riduzione in prosa). Mondadori, Milano 1988, 1991.
  • BARELLA Cecilia ~ ARDUINI Roberto. Il Kalevala in Italia. Appendice al Kalevala. Il Cerchio, Rimini 2007.
  • BAVA Pino: Kalevala (riduzione per ragazzi). Sei, Torino 1957.
  • CIÀMPOLI, Domenico: Il Kalevala, poema finnico. Introduzione alla traduzione italiana di Igino Cocchi. Società Tipografica Editrice Cooperativa, Firenze 1909. Amiedi, Milano 2008. [BIBLIOTECA]
  • COCCHI Igino (trad.): Kalevala: Poema finnico. Società Tipografica Editrice Cooperativa, Firenze 1909. Amiedi, Milano 2008.
  • COMPARETTI Domenico: Il Kalevala o la poesia tradizionale dei Finni. Roma, 1891. Ristampa anastatica con premessa di Giovanni Pugliese Caratelli. Guerini, Milano 1989.
  • DI SILVESTRI FALCONIERI Francesco: Kalevala: Epopea nazionale finlandese (riduzione in prosa). Carabba, Lanciano 1912.
  • GABRIELI Manlio: Vita di Giuseppe Acerbi. Mantova, 1971.
  • PAVOLINI Paolo Emilio (trad.): Il Kalevala: Poema nazionale finnico (edizione integrale). Collana «Biblioteca dei Popoli», Casa Editrice Remo Sandron, Palermo 1910. Il Cerchio, Rimini 2007. [BIBLIOTECA]
  • PAVOLINI Paolo Emilio (trad.): Il Kalevala: Poema nazionale finnico (edizione ridotta). Collana «Biblioteca Sansoniana Straniera», Sansoni, Milano 1935 [1984].
  • PRIMICERIO Elena: Finlandia, terra d'eroi: Racconti di Kalevala (riduzione per ragazzi). Bemporad, Firenze 1941. ID. Il Kalevala: Finlandia terra d'eroi, collana «Leggende di popoli, gesta di eroi». Giunti-Marzocco, Firenze 1961 [1971]. Giunti, Firenze 2007.
  • RANDONE Giovanni: Tra gli eroi di Kalevala: miti e leggende finniche (riduzione per ragazzi). Editori Stampatori Associati, Palermo 1971.
  • SYNGE Ursula: Land of Heroes: a Retelling of the Kalevala. Atheneum, New York, 1978. ID. Racconti finlandesi, in «Racconti di tutto il mondo». La Scuola, Brescia 1980 [1987].
Rubrica: Articoli - Alonso Quijano
Area: Finnica - Vaka Vanha Väinö
Articolo di Cecilia Barella e Roberto Arduini (2007)
In appendice all'edizione del Kalevala, pubblicata dalla casa editrice Il Cerchio, Rimini 2008.
Si ringrazia il sig. Adolfo Morganti per aver permesso la pubblicazione dell'articolo.

Creazione pagina: 17.11.2011
Ultima modifica: 01.11.2012

 
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