SCHEDARIO

SLAVI
Russi

MITI SLAVI
Saltyk Stavrul'evič
SALTYK STAVRUL'EVIČ
In una bylina, car' del «reame indiano», della stirpe dei Batyeviči. sposo di Elena Aleksandrovna. Viene sconfitto e ucciso da Volch Vseslav'evič.
Il suo  nome e il suo regno sono diversi a seconda delle varianti della bylina.

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FONTI

Russo

Салтык Ставрульевич
Saltyk Stavrulevič

Салтыкъ Ставрульевичь

Danilov [6]
  Салтан Бекетовичь
Saltan Beketovič

Салтанъ Бекетовичь

Rybnikov [2]
Hilferding [15]
  Турец-сантал
Turec-santal

Турецъ-санталъ

Rybnikov [1]
Hilferding [91]

ETIMOLOGIA

Il nome del sovrano indiano, Saltyk Stavrul'evič, nella variante compresa nella raccolta di Kirša Danilov (Drevnie rossijskie [6]: Volch Vseslav'evič), non sembra avere un preciso significato. Roman Jakobson lo interpreta, anche se in modo non convincente, come «colui che [a torto] viene preso per un falco», intendendo tale lambiccata etimologia come una metafora per «corvo». Più interessante la notizia, riferita nella bylina, in cui il sovrano viene detto appartenere alla stirpe dei Batyevič. Il riferimento qui va a Batū Qān, nipote di Čïŋγïz Qān, che conquistò e distrusse Kiev nel 1240. D'altronde Tavrul, poi confuso col popolare nome russo Stavr, era un nome comune tra i guerrieri di Batū. Tavrul era anche il nome del primo tataro fatto prigioniero dai russi. (Saronne ~ Danil'čenko 1997).

Per quanto riguarda Saltan Beketovič, si noti innanzitutto che Saltan è il nome del sovrano protagonista di una fiaba di matrice orientale, raccolta dal lessicografo Vladimir Ivanovič Dal' [Dahl] (1801-1872), ispiratrice del celeberrimo poema Skazka o care Saltane di Aleksandr Puškin. Tale nome è probabilmente derivativo rispetto al titolo regale islamico di sulṭān, «sultano», adoperato soprattutto dai Mamelucchi, dai Turchi Selgiuchidi e dagli Ottomani. Non è quindi errato che, una delle varianti di P.I. Rybnikov (Pěsni sobrannyja [1]: O Vol'gě Buslaevičě), utilizzi, per il personaggio, la semplice dizione di «sultano turco» [turec-santal], dove la parola santal è una deformazione del nome Saltan o del russo sultan «sultano».

LETTURA

Della bylina Vol'ga Vseslav'evič sono state tramandate undici versioni, con cinque varianti autonome. In esse, assistiamo alla spedizione di conquista che il bogatyr' Volch/Vol'ga Vseslav'evič, alla testa della sua valente družina, intraprende ai danni di un regno esotico e lontano. Grazie ai suoi poteri di metamorfosi, ne sconfigge lo car' e ne sposa la carica. Stante l'unità di base del racconto, le varianti ci forniscono tre diverse destinazioni, e tre diverse coppie regali:

India
Orda d'Oro
Turchia

Car' Saltyk Stavrul'evič
Car' Saltan Beketovič
Sultano turco [turec-santal]
Carica Elena Aleksandrovna Azdjakovna
Carica Davyd'evna
Carica Pantalovna

Il nome del sovrano varia a seconda delle versioni: è Saltyk Stavrul'evič, car' dell'India, nella variante compresa nella raccolta di Kirša Danilov (Drevnie rossijskie [6]: Volch Vseslav'evič); Saltan Beketovič, car' dell'Orda d'Oro, in una versione presente nella raccolta di Rybnikov (Pěsni sobrannyja [2]: O Vol'gě Veslav'evičě), a sua volta assai simile a un testo presente in quella di Hilferding (Onežskie byliny [15]: Vol'ga); infine, non ha un nome definito, ma è chiamato semplicemente «sultano turco» [turec-santal] in un'ulteriore versione attestata sia in P.I. Rybnikov (Pěsni sobrannyja [1]: O Vol'gě Buslaevičě) che in Hilferding (Onežskie byliny [15]: Vol'ga).

L'incertezza nel nome del sovrano indica che ci troviamo di fronte non tanto a un personaggio, ma a un cliché, a cui non è necessaria una maggiore definizione. Analogamente, l'India, la Turchia, o l'Orda d'Oro, non sono che termini generici per indicare un tópos geografico esotico e favolistico, vagamente collocato a oriente, e non dissimile dal «paese lontano lontano» conosciuto alle fiabe di tutto il mondo.

A questo si aggiunge il fatto che l'esperienza russa vide, per secoli, vide il nemico mongolo giungere proprio da oriente. Nelle varie versioni della bylina, Vol'ga Vseslav'evič intraprende la sua spedizione in una sorta di attacco preventivo, in quanto lo car' nemico ha intenzione di attaccare la Rus' e dare alle fiamme chiese e monasteri. C'è da dire che i critici considerano questo motivo aggiunto posteriormente alla bylina, nella quale l'attacco di Volch all'«India» non ha infatti bisogno di altre ragioni che la conquista di quel lontano territorio (Propp 1958). Ciò vuol dire tuttavia negare l'esperienza storica dei Russi, la cui epica popolare è una continua serie di battaglie contro gli invasori orientali. Si vedano, nelle note etimologiche, le evidenti connessioni tra Saltyk Stavrul'evič e il condottiero mongolo Batū Qān, che conquistò e distrusse Kiev nel 1240.

Nelle varie versioni della bylina, la carica ha poteri profetici e avverte lo car' che Volch/Vol'ga Vseslav'evič sta arrivando a sconfiggerlo. In Rybnikov [1] ≈ Hilferding [15], il «sultano turco» [turec-santal] accenna per tre volte al suo progetto di attaccare la Rus' e ogni volta la regina Pantalovna lo avverte che andrà incontro a una disfatta. Infuriato, il sultano la colpisce in volto e la scaglia al suolo.

In Danilov [6], l'avvertimento della carica Elena Aleksandrovna non suscita alcuna reazione di Saltyk Stavrul'evič, né fa intendere in alcun modo che la carica venga percossa. Tuttavia, alla fine della bylina, quando Volch cattura lo car', lo apostrofa dicendo: «Nessuno mai picchia o punisce voi, maestà!» [A i vas-to, carei, ne ne byot, ne kaznjat] e lo sbatte al suolo, uccidendolo. Questo dettaglio, presente soltanto in Danilov, acquista un senso solo se teniamo conto di Rybnikov [1], in cui Volch, trasformatosi in falco, aveva assistito alla scena in cui lo car' aveva colpito la sua sposa, spiegando la ragione per cui riserva a Saltyk lo stesso brutale trattamento. Se non conoscessimo la versione di Rybnikov, la battuta di Volch nella versione di Danilov sarebbe del tutto incomprensibile.

FONTI

Vol'ga Veslav'evič
   • Kirša Danilov: Drevnie rossijskie [6]: Volch Veslav'evič
   • Rybnikov: Pěsni sobrannyja [1]: O Vol'gě Buslaevičě = Hilferding: Onežskie byliny [91]: Vol'ga
   • Rybnikov: Pěsni sobrannyja [2]: O Vol'gě Veslav'evičě Hilferding: Onežskie byliny [15]: Vol'ga
   • Guljaev: Byliny i istoričeskie pesni [35]
   • Ončunov:
Pečorskie byliny [84]
   • Markov:
Belomorskie byliny [51]
   • Krjukova:
Byliny [I: 39] = Sokolov: Onežskie byliny [48]
   • Konaškov:
Skazitel [12]

BIBLIOGRAFIA
 | RIFERIMENTI
IMMAGINI
     
La vittoria di Volch
Boris Ol'šanskij
Volch trasforma i suoi guerrieri in formiche
Georgij N. Judin
     
PAGINE
Vol'ga Vseslav'evič - Guerriero e stregone

Creazione pagina: 15.03.2011
Ultima modifica: 24.11.2011

 
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