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GERMANI
Scandinavi

MITI GERMANICI
Aurvandill
AURVANDILL
Amico e compagno di Þórr. Portato fuori da Jǫtunheimr dentro una gerla, ne ebbe il dito del piede congelato. Þórr lo spezzò e lo lanciò in cielo, facendone la stella  chiamata Aurvandilstá.
 
Signore degli Juti. Prese in moglie Gerutha, figlia di re Roricus, dal quale ebbe il figlio Amlethus. Fu ucciso dal fratello Fengo, che prese in moglie la sua donna. Fu per vendicare l'omicidio, del padre che Amlethus si finse pazzo.

* * *

 

MITOLOGIA
MITI
  • Marito della vǫlva Gróa.
  • Dal suo alluce, spezzato e lanciato in cielo da Þórr, nasce la stella che si chiama Aurvandilstá
  • Figlio di Gerwendillus.
  • Lui e suo fratello Fengo vengono nominati signori degli Juti dal re dei Dani, Roricus.
  • Sposa Gerutha, figlia di Roricus, e ha il figlio Amlethus.
  • Per invidia viene ucciso da Fengo, il quale sposa poi Gerutha. Il figlio Amlethus si finge pazzo al fine di vendicarlo.
RELAZIONI
Sposa:
Amico:
Gróa
Þórr
Padre:
Fratello:
Suocero:
Moglie:
Figlio:
Gerwendillus
Fengo (Fæng)
Roricus (Rǿrik Slængeborræ)
Gerutha
Amlethus (Ambløthæ)
FILOLOGIA
ORTOGRAFIA

  ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI

FONTI

Norreno occ.

Aurvandill
Ǫrvandill

Ꜹrvandıl Prose Edda
or. Ǿrwændel
Horwendillus (latino)
  Chronicon Lethrense
Gesta Danorum
Anglosassone Ēarendel   Crist
Antico alto tedesco Orendil Orendıl
Erentıl
 
Medio alto tedesco Orendel   Orendel
Longobardo Auriwandalus (latino) Aurıuuandalus  

ETIMOLOGIA

Aurvandill, antroponimo.
«Viandante dell'aurora» (o forse, «viandante con la freccia»)

Diversi esiti del nome Aurvandill sarebbero riconoscibili anche nella forma danese antica Ǿrwændel, nell'antico inglese Ēarendel e nel tedesco Orentil (o Erentil). Aurvandill compare anche col nome latinizzato di Horvandillus nel Gesta Danorum di Saxo Grammaticus quale padre di Amlethus, oltre che in altre fonti. Ci sono notizie anche di un longobardo Auriwandalo, quale nome proprio di re o principe.

L'interpretazione del nome Aurvandill deriva dalla comparazione tra fonti scritte nelle diverse lingue germaniche, che qui riassumiamo:

  • Norreno occidentale (antico islandese): Aurvandill; nell'Edda di Snorri, XIII secolo.
  • Norreno orientale (antico danese): Ǿrwændel è un re dello Jutland; nel Chronicon Lethrense, XII secolo. Anche nella forma latinizzata in Horwendillus, nelle Gesta Danorum di Saxo Grammaticus, XII secolo.
  • Anglosassone: Ēarendel è un angelo, o forse una stella, nel Crist di Cynewulf, VII secolo.
  • Longobardo: nome latinizzato in Auriuuandalus, quale nobile o principe, nella Charta Dotis, 720 (da una copia dell'VIII-IX secolo, archivio arcivescovile di Lucca). O Auriwandalo, nome di monaco, in Monumenta Germaniae Historica (Libri Confraternitatum Sancti Galli, Augiensis, Fabariensis, 1884).
  • Antico alto tedesco: Orendil è presente in diversi documenti e toponimi (Grimm 1835).
  • Medio alto tedesco: Orendel/Erentil. Nome di un principe di Treviri, protagonista del poema omonimo.

Le varianti elencate sopra sono riconducibili ad un ipotetico composto protogermanico originario. La lettura, dipende dal significato del primo elemento, per il quale ci sono due possibile interpretazioni:

  1. Aur- | (α) Da un protogermanico *ausi «luce, aurora» (cfr. sanscrito uṣas, greco hḗōs, latino aurōra, da un indoeuropeo *HEUS-). (β) Dal sostantivo norreno ǫr «freccia», a sua volta da un protogermanico *arhwō «freccia» (cfr. inglese arrow).
     
  2. -vandill | Da un protogermanico germanico *wandilaz «viaggiatore, viandante».

A seconda dell'interpretazione del termine iniziale, il nome può significare rispettivamente: (α)« viandante luminoso» o «viandante dell'aurora», oppure (β) «viandante con la freccia». In quest'ultimo caso, la corretta normalizzazione ortografica del nome sarebbe Ǫrvandill.

La principale differenza fra le due interpretazioni è che la seconda potrebbe essere supportata dalla mitologia comparata. L'analisi di De Santillana e Von Dechend in effetti spiega che questo personaggio potrebbe essere stato in origine un arciere mitologico, forse associato alla stella Sirio e alla costellazione di Orione.

FONTI

Cynewulf: Crist [I: -]
Snorri Sturluson: Prose Edda > Skáldskaparmál [25]
Annales Lundenses > Chronicon Lethrense
Saxo Grammaticus: Gesta Danorum [III: vi: 1-5]
Orendel

BIBLIOGRAFIA ►
RIFERIMENTI
PAGINE
 

Creazione pagina: 01.01.2009
Ultima modifica: 16.02.2016

 
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