ETIMOLOGIA Aurvandill, antroponimo.
«Viandante dell'aurora» (o forse, «viandante con la freccia») Diversi esiti
del nome Aurvandill sarebbero riconoscibili anche
nella forma danese antica Ǿrwændel, nell'antico
inglese Ēarendel e nel tedesco Orentil (o
Erentil). Aurvandill compare anche col nome latinizzato
di Horvandillus nel Gesta Danorum di
Saxo Grammaticus quale padre
di Amlethus, oltre che in altre fonti. Ci sono
notizie anche di un longobardo Auriwandalo, quale nome
proprio di re o principe. L'interpretazione del nome
Aurvandill deriva dalla comparazione tra fonti scritte
nelle diverse lingue germaniche, che qui riassumiamo:
- Norreno occidentale (antico islandese): Aurvandill; nell'Edda di Snorri, XIII secolo.
- Norreno orientale (antico danese): Ǿrwændel è un re dello
Jutland; nel Chronicon Lethrense, XII secolo. Anche nella
forma latinizzata in Horwendillus,
nelle Gesta Danorum di
Saxo Grammaticus, XII secolo.
- Anglosassone: Ēarendel è un angelo, o forse una
stella, nel Crist
di Cynewulf, VII secolo.
- Longobardo: nome latinizzato in Auriuuandalus,
quale nobile o principe,
nella Charta Dotis,
720 (da una copia dell'VIII-IX secolo, archivio
arcivescovile di Lucca). O Auriwandalo, nome di monaco, in
Monumenta
Germaniae Historica (Libri Confraternitatum Sancti
Galli, Augiensis, Fabariensis, 1884).
- Antico alto tedesco: Orendil è presente in
diversi documenti e toponimi (Grimm
1835).
- Medio alto tedesco: Orendel/Erentil.
Nome di un principe di Treviri, protagonista del poema
omonimo.
Le varianti elencate sopra sono riconducibili ad un ipotetico composto
protogermanico originario. La lettura, dipende dal significato del primo
elemento, per il quale ci sono due
possibile interpretazioni:
- Aur- | (α) Da un
protogermanico *ausi «luce, aurora» (cfr.
sanscrito uṣas,
greco hḗōs,
latino aurōra, da un indoeuropeo
*HEUS-). (β) Dal sostantivo norreno ǫr
«freccia», a sua volta da un protogermanico *arhwō «freccia» (cfr.
inglese arrow).
- -vandill | Da un protogermanico germanico *wandilaz
«viaggiatore, viandante».
A seconda dell'interpretazione del termine iniziale, il nome può significare
rispettivamente: (α)« viandante luminoso» o «viandante dell'aurora»,
oppure (β) «viandante con la freccia». In quest'ultimo caso, la corretta
normalizzazione ortografica del nome sarebbe Ǫrvandill.
La principale differenza fra le due
interpretazioni è che la seconda potrebbe essere
supportata dalla mitologia comparata. L'analisi di
De Santillana e Von Dechend
in effetti spiega che questo personaggio potrebbe
essere stato in origine un arciere mitologico, forse
associato alla stella Sirio e alla costellazione di
Orione. |