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MITI GERMANICI
Fólkvangr ~ Sessrúmnir
FÓLKVANGR ~ SESSRÚMNIR
Fólkvangr è il campo celeste dove Freyja accoglie la parte che le spetta dei caduti in battaglia, e Sessrúmnir è la sala dove essi banchettano.

* * *

 
MITOLOGIA
MITI
  • Fólkvangar è un campo celeste, forse un giardino, appartenente a Freyja.
  • Ella vi stabilisce la scelta dei posti a tavola, per metà dei caduti in battaglia. L'altra metà spettano a Óðinn.
  • Sessrúmnir è la grande e bella sala della dea.
FILOLOGIA
ORTOGRAFIA

  ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI
MSS.
Norreno Fólkvangr Folcvangr
Folkvangr
[R | A | T]
[Rs | W | U]
  Fólkvangar Folkvangar
Folcvangar
Folvang [abb.?]
[Rs]
[T]
[U]
 
  ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI
 
Norreno Sessrúmnir Seſsrymnır
Seſrumnır
Seſrumner
Seſsvarnır
[Rs]
[T]
[W]
[U]

ETIMOLOGIA

L'etimologia del toponimo Fólkvang(a)r è abbastanza trasparente: «campo/campi del popolo» o «dell'esercito».

  1. fólk- | Il sostantivo neutro fólk (o folk) ha per significato principale «popolo», ma significa anche «schiera, esercito» (Cleasby ~ Vigfússon 1874). Da un protogermanico *folkom. Cfr. antico alto tedesco folk > tedesco Volk; olandese volk; antico frisone folk; anglosassone folc > inglese folk e scoto folk/fowk; norreno fólk/folk > danese, svedese e norvegese folk. Il termine deriva un proto-indoeuropeo PHGO.
     
  2. -vang(a)r | Il sostantivo maschile vangr vuol dire «campo, giardino». Cfr. anglosassone wang/wong «campo, suolo» > inglese wong «campo» (termine obsoleto, sopravvissuto soltanto nei toponimi); antico sassone wang; antico alto tedesco -wang; danese vang, svedese vång (obsoleti). Ulfila rende con il gotico waggs il greco parádeisos «giardino, paradiso». Si noti che il Codex Regius [R] della Ljóða Edda riporta il termine al singolare -vangr; mentre, dei quattro manoscritti della Prose Edda, il Codex Regius [Rs] e il Codex Trajectinus [T], lo riportano al plurale -vangar, pur conservando il singolare nella citazione dal Grímnismál. Questo spiega l'alternanza singolare/plurale nella traduzione del nome. In questa sede utilizziamo la lezione singolare della Ljóða Edda.

L'interpretazione quale «campo/campi dell'esercito» è giustificata non soltanto dal significato accessorio del sostantivo fólk, ma anche dal contesto di Grímnismál [14], dov'è scritto che in Fólkvangr Freyja stabiliva i posti a tavola per i caduti in battaglia.

Radice: [PHGO]►



Sessrúmnir
vuol dire invece «spazio per i seggi».

  1. sess- | Il sostantivo maschile sess è «seggio, sedile», corradicale col verbo sitja «sedersi». Questo proviene da un protogermanico *sitjan. Cfr. antico alto tedesco sizzan > tedesco sitzen; olandese zitten; antico frisone sitta; anglosassone sittan > inglese to sit; antico sassone sittian; norreno sitja > danese sidde, svedese sitta, norvegese sitte. Ulfila rende con il gotico sitan il greco káthemai «sedere». A sua volta, da un indoeuropeo *SED-. Ⓐ
     
  2. -rúmnir | Derivato dell'aggettivo rúmr «ampio, spazioso». Cfr. gotico rums, termine col quale Ulfila traduce il greco eurúchōros «ampio, spazioso».

Si noti che il Codex Regius [Rs] riporta la lezione Sessrýmnir, da un verbo rýma «sgombrare, fare spazio», che non cambia di molto il significato complessivo del termine. Probabilmente per un refuso, il Codex Uppsaliensis [U] riporta invece la lezione Sessvarnir che sembra significare qualcosa come «attenzione ai sedili».

Radice: [*SED-]►

LETTERATURA

Di Fólkvangr, dimora di Freyja, tratta innanzitutto il Grímnismál, dov'è detto essere il nono dei dodici – in realtà tredici – regni celesti ① che compongono il mondo degli Æsir:

Fólkvangr er inn níundi,
en þar Freyja ræðr
sessa kostom i sal;
halfan val
hon kýss hverjan dag
en hálfan Óðinn á.
Fólkvangr è la nona [dimora],
là dove Freyja stabilisce
i posti al banchetto.
La metà dei caduti
ella sceglie ogni giorno;
l'altra metà spetta a Óðinn.
Ljóða Edda > Grímnismál [14]

A un'occhiata frettolosa, questi versi sembrano configurare Fólkvangr come una sala, affine perdipiù alla Valhǫll, visto che Freyja vi accoglie la sua parte di caduti in battaglia e stabilisce dove debbano sedersi, non diversamente da Óðinn. L'etimologia del termine, però, ci indirizza piuttosto verso l'idea di un campo o forse di un giardino (sono questi i significati di -vangr). Alla luce di queste considerazioni, è dunque probabile che Fólkvangr sia piuttosto il territorio dove Freyja accoglie i caduti, i quali vengono poi indirizzati a una sua specifica corte.

Snorri non ci è molto d'aiuto. Nella sua Prose Edda, si limita a citare la strofa summenzionata del Grímnismál e a farne una parafrasi in prosa:

En Freyja er ágætust af ásynjum, hon á þann bǿ á himni er Fólkvangar heita, ok hvar sem hon ríðr til vígs, þá á hon hálfan val, en hálfan Óðin. Freyja invece è la più illustre delle ásynjur. Ella ha quella dimora in cielo che si chiama Fólkvangr e ovunque lei cavalchi in battaglia, riceve metà dei caduti, mentre l'altra è di Óðinn.
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [24]

Per definire qui Fólkvangr, Snorri usa la parola , che si può tradurre sia con «dimora» che con «proprietà», lasciandoci ancora una volta in dubbio se si tratti di un edificio o di un territorio. Un possibile dettaglio viene fornito da Snorri nel passaggio successivo, dove scrive:

Salr hennar, Sessrýmnir, hann er mikill ok fagr... La sua sala, Sessrúmnir, è grande e bella...
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [24]

Tenendo conto della particolare architettura delle case vichinghe, la «sala» a volte si identifica con l'intero edificio, di cui costituiva la stanza principale, quando non addirittura l'unico locale, Sessrúmnir potrebbe in effetti essere il nome della dimora di Freyja. In effetti, nel capitolo in cui Snorri elenca le kenningar dedicate alla bella dea, la definisce:

...eigandi valfalls ok Sessrúmnis... ...padrona dei caduti e di Sessrúmnir...
Snorri Sturluson: Prose Edda > Skáldskaparmál [28]

È probabile che Sessrúmnir sia dove ella dispone i caduti in battaglia che ha scelto al loro arrivo a Fólkvangr. Il nome, «spazio per i sedili», indica evidentemente un salone per ricevimenti e banchetti.

Mantenendo dunque una certa prudenza e lavorando sull'etimologie delle parole, sembra sensato interpretare Fólkvangr come il territorio appartenente a Freyja e Sessrúmnir con la sua corte principale.

FONTI

Ljóða Edda > Grímnismál [14] = Gylfaginning {36}
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [24]
Snorri Sturluson: Prose Edda > Skáldskaparmál [28]

BIBLIOGRAFIA ►
RIFERIMENTI
PAGINE
L'Ásgarðr - E le dimore del cielo

Creazione pagina: 01.01.2009
Ultima modifica: 01.06.2013

 
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