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LE TRADUZIONI

uona parte delle leggende degli Slavi Occidentali sono affidate a fonti latine, sia medievali che rinascimentali. Alla base vi sono miti antichissimi, probabilmente risalenti a un'epoca precedente alla dispersione stessa degli Slavi e alla formazione delle odierne nazioni dell'Europa centro-orientale, ma questo materiale ci è stato presentato attraverso il filtro pesante di una lettura posteriore, che risente sia degli stilemi e dei metodi della cronachistica tardo-latina, sia dell'interpretazione cristiana, sia delle esigenze ideologiche dell'epoca in cui tali testi furono redatti. Non dimentichiamo che alcune di queste cronache erano destinate a diventare «storia nazionale»: erano finalizzate a legittimare la sovranità di un popolo, o di una casata regnante.

Nondimeno, è quanto rimane delle più antiche tradizioni di quella fascia di popoli slavi grossomodo stanziata tra le valli della Moldava e della Vistola: Cèchi, Slovacchi, Polacchi, Łusaziani, Sorbi. E tali testi, fino ad ora pressoché inediti in Italia e, in ogni caso, soltanto in edizioni inaccessibili al pubblico, non erano stati mai presentati in parallelo, nelle loro diverse versioni, in un'edizione organica ed esaustiva. È il caso della Chronica Bohemorum di Cosmas Praguensis (XII sec.), del Monumenta Historica Bohemiae di Giovanni de' Marignolli (XIV sec.), del De Bohemorum origine di Enea Silvio Piccolomini, alias papa Pius II (XV sec.), delle Regni Bohemiae historiae di Jan Dubravius, etc. Il Progetto Bifröst intende colmare questa lacuna e presentare, per la prima volta nel nostro paese, un dossier completo ed esaustivo del corpus leggendario nazionale – fino ad ora pressoché sconosciuto – di questi Paesi.

NB. Le traduzioni qui proposte non hanno pretesa di presentare integralmente le varie opere da cui sono tratte, bensì riguardano unicamente la parte strettamente mitologica e leggendaria delle stesse, che in genere coincide con i primi capitoli. Per quanto la suddivisione del testo rispecchi quella originale, né le Traduttrici né il Curatore si sono fatti scrupolo di modificarla a seconda delle necessità espositive.

LE TRADUTTRICI

Laureata in lingua e letteratura latina, la professoressa Giuseppina Gatti è specializzata in latino classico, medievale e della Chiesa. Sta attualmente lavorando al libro Leggende della fondazione di Praga, di prossima pubblicazione per Vocifuoriscena. Per Bifröst ha tradotto i testi di Marignolli, Dubravius, Piccolomini; è al momento impegnata con la versione latina della Krónika Česká di Vázlav Hájek z Libočan.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne, Caterina Fastella ricopre attualmente l'incarico di culture della materia in Filosofia Morale presso l'Università degli Studi della Tuscia. Ha al suo attivo un discreto numero di pubblicazioni relative alla filosofia tardo-rinascimentale e moderna (Montaigne, Hume, etc.) ed è co-autrice del libro Esilio, Pellegrinaggio, e altri viaggi, a cura di Marco Mancini (Sette Città, Viterbo 2004). Per Bifröst ha tradotto la Chronica Bohemorum di Cosmas Praguensis (XII sec.).

DIFFIDA

I diritti delle traduzioni qui proposte appartengono a Giuseppina Gatti e Caterina Fastella, le quali hanno gentilmente concesso a Bifröst il permesso di pubblicare le rispettive opere. È vietato qualsiasi utilizzo del testo a scopo di lucro o comunque al di fuori del normale uso privato.

Archivio: Biblioteca - Guglielmo da Baskerville
Area: Slava - Koščej Vessmertij
Traduzioni di: Giuseppina Gatti e Caterina Fastella.
Cura e note di:
Dario Giansanti.
Creazione pagina: 29.12.2010
Ultima modifica: 29.11.2014
 
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