Allora, le fanciulle ceche crescevano
senza alcuna educazione, come amazzoni;
ambivano impugnare le armi dei
guerrieri ed eleggevano i loro capitani.
Si battevano come soldati e al pari degli
uomini andavano a caccia nelle foreste.
Non erano i maschi a sceglierle come
spose, ma erano loro stesse, quando lo
volevano, a scegliersi i mariti.»
Cosma da Praga, Cronica Bohemorum |
NB. Questo titolo è al momento non disponibile.
Entro ottobre 2023 verrà riproposto in edizione aggiornata e ampliata, con nuovo
codice a barre.
La Boemia vanta un ricco patrimonio leggendario, in cui è particolarmente
interessante il ciclo relativo alla formazione dello stato ceco e alla
fondazione della città di Praga. Queste leggende, che costituiscono una
testimonianza delle tradizioni degli slavi occidentali al tempo delle loro
migrazioni nelle valli dell’Elba e della Moldava, sono assai conosciute in
patria grazie alle rielaborazioni romantiche, ma rimangono assai poco note fuori
della Boemia.
 |
 |
(clicca per ingrandire) |
Storie affascinanti, caratterizzate da una ricca e variegata presenza
femminile: Libuše, la profetessa dei Cechi, decisa a non perdere il controllo
della sua tribù, con le sue sorelle Kazi e Tetka, l’incantatrice e la
sacerdotessa; Vlasta, condottiera di un’agguerrita comunità di amazzoni,
risolute a non lasciarsi sottomettere dagli uomini; Šárka, l’astuta simulatrice;
Drahomíra e Ludmila, tra cui si consumerà il confronto finale tra paganesimo e
cristianesimo. Senza per questo dimenticare le figure maschili: Krok, il giudice
primordiale; Přemysl il principe aratore; il pavido Neklan, che la sorte ha
messo sul trono nel momento di maggior pericolo per la Boemia, e l’eroe Štyr, a
lui somigliantissimo, chiamato a sostituirlo sul campo di battaglia…
Tomo I. La mitologia boema
Il primo tomo, di impianto saggistico, svolge un’ampia panoramica dei principali
temi dei miti cechi, ne analizza il nucleo più arcaico, utilizzando gli
strumenti tanto della critica letteraria, tanto della mitologia comparata. Sia
riconducendo le tradizioni boeme nel contesto della mitologia slava, sia
confrontandole con i dati della comune eredità indoeuropea, si rivela la
sorprendente antichità di un ciclo leggendario che affonda le proprie radici in
tempi e spazi remotissimi. Dietro le figure di Krok, Libuše, Přemysl e Vlasta si
riconoscono in controluce i miti degli Sciti, l’epica degli Osseti, i cicli
regali persiani, rivelando come le storie narrate sulle sponde della Moldava
possano trarre la propria linfa dal più antico fondo indoiranico.
Tomo II. Cronache ceche delle origini
Il secondo tomo raccoglie le più antiche e importanti cronache ceche delle
origini, la maggior parte delle quali compaiono qui per la prima volta in
traduzione. Alla Chronica Bohemorum di Cosma da Praga, redatta all’inizio
del xii secolo, fa seguito, quale fonte principale per la nostra conoscenza dei
miti boemi, la sorprendente storia trecentesca in versi dello “pseudo-Dalimil”.
Ma sono anche antologizzate le cronache di Marignolli, Pulkava, Piccolomini e
Doubravky, composte tra il xiv e il
xvi secolo, che rielaborano e ampliano
il ciclo etnogenetico boemo. Chiude il volume la Kronika česká di Václav Hájek, un
vero e proprio fantasy rinascimentale, appassionante e di ampio respiro,
a lungo considerato testo “canonico” sulla nascita del popolo ceco e sulle
imprese suoi primi sovrani.
|