Celebrant
carminibus antiquis,
quod unum apud illos
memoriæ et
annalium genus est,
Tuistonem deum terra
editum. Ei filium
Mannum, originem
gentis conditoremque,
Manno tris filios
assignant, e quorum
nominibus proximi
Oceano
Ingæuones,
medii Herminones,
ceteri
Istæuones
uocentur. Quidam, ut
in licentia
uetustatis, pluris
deo ortos plurisque
gentis appelationes,
Marsos Gambiuios
Suebos Vandilios
affirmant, eaque uera
et antiqua
nomina.
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In antichi poemi,
unica loro forma di
trasmissione storica, [i
Germani] cantano il dio
Tvisto
nato dalla terra. A lui
assegnano come figlio
Mannus,
progenitore e fondatore
della razza germanica e
a
Mannus
attribuiscono tre figli,
dal nome dei quali
derivano proprio gli
Ingevoni, i più
vicini all'oceano, gli
Erminoni, stanziati in
mezzo, e gli Istevoni,
cioè tutti gli
altri. Alcuni, per la
libertà che tempi
tanto antichi
consentono, ritengono
più numerosi i
figli del dio e
più numerose le
denominazioni dei
popoli, cioè i
Marsi, i Gambrivii, gli
Svevi, i Vandilii, e che
questi siano i nomi
genuini e antichi.
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