LINGUE

GERMANI
Scandinavi

MITI GERMANICI
GRAMMATICA ANTICO-IRLANDESE
I SOSTANTIVI
§ 2.1 - I sostantivi

In antico irlandese, il sostantivi consta di tre generi (maschile, femminile e neutro) e di tre numeri (singolare, duale e plurale). La sua declinazione si esplica in sei casi (nominativo, vocativo, accusativo, genitivo, dativo, accusativo e dativo). Nominativo e vocativo perlopiù coincidono, ma non sempre. Il genitivo regge il complemento di specificazione e segue sempre il nome a cui si riferisce.

Nelle grammatiche, i sostantivi vengono ripartiti in sei declinazioni (le cinque dell'irlandese moderno più una sesta residuale), anche se sussistono molte subdistinzioni. Un certo numero di sostantivi, infine, presenta declinazioni irregolari e vengono trattati a parte.

In genere basta conoscere il NS e il GS per collocare un sostantivo nell'una o nell'altra classe. Bisogna però conoscere anche l'AS (o il genere) per distinguere 2 da 6B. Vediamo le caratteristiche distintive delle declinazioni principali:

  • 1. NS -C, GS -iC; es. mac, maic (m.) «figlio», scél, scéuil (n.) «storia».
  • 2. NS -C, GS -iCe (raramente -Ce); es. túath, túaithe (f.) «tribù».
  • 3A. NS -iC, GS -Co/-Ca; es. búachaill, búachallo/a (m.) «mandriano»; súil, súlo/a (f.) «occhio»; búaid, búado/a (n.) «vittoria».
  • 3B. NS -(u)C, GS -Co/-Ca; es. cath, catho/a (m.) «battaglia»;  rind, rendo/a (n.) «stella».
  • 4A. NS -e, GS -i; es. dalt(a)e, dalt(a)i (m.) «figlio adottivo»; cride, cridi (n.) «cuore».
  • 4B. NS -e, GS -e; es. maithe, maithe (f.) «bontà».
  • 4C. NS -iC, GS -e; es. blíadain, blíadn(a)e (f.) «anno».
  • 5A. NS -V, GS -Vd; es. arae, arad (m.) «auriga»; teng(a)e, tengad (f.) «lingua».
  • 5B. NS -V (spesso -e), GS -Vt; es. fiche, fichet (m.) «ventina»; ainmne, ainmnet (f.) «pazienza».
  • 5C. NS Ø, GS. -(V)ch/g/c; es. , ríg (m.) «re»; cathair, cathrach (f.) «monastero, città».
  • 5D. NS Ø o -u (raramente -e), GS. -(V)n(n); es. talam, talman (m.) «terra»; , con (m.) «cane»; menm(a)e, menman(n) (m.) «mente»; toimtiu, toimten (f.) «opinione».
  • 6A. NS -im, GS. -im o -me; es. céim(m), céim(m)e (n.) «passo».
  • 6B. NS -C, GS -iCe; es. nem, nime (n.) «cielo».
  • 6C. NS -ir, GS. -r; es. athair, athar (m.) «padre».
§ 2.2 - Sostantivi: prima declinazione.

La prima declinazione corrisponde etimologicamente agli antichi temi in -o. È quella che comprende il maggior numero di sostantivi, appartenenti ai generi maschile e neutro.

In questa declinazione, la desinenza del NS è rappresentata da una consonante larga -C; nel GS, la medesima compare in forma stretta -iC. Più in generale, troviamo una consonante stretta in VS, GS e NP. Il DS dà tipicamente in -(u)C, con eventuale inserzione di una vocale -u- prima della desinenza; il DP esce nella tipica desinenza -aib. AP e DP dànno in -C(u). VS e NP sono uguali tra loro; così VP e AP.

Nel neutro, sono uguali NS, AS, VS; NP, AP, VP. Sempre nel neutro, il plurale ha due forme: una breve e una lunga in -a.

Qualora la vocale radicale e i o u sia breve, essa può subire un abbassamento ↓ o un innalzamento ↑. Questo significa che, nel corso della declinazione, essa muta di colore, con un effetto simile all'umlaut tedesco. Più in dettaglio, abbassandosi, la vocale radicale diviene e o o; innalzandosi, diviene i o u.

Qualora la vocale radicale á í ó ú sia lunga, non si verifica alcun abbassamento o innalzamento, né vi è inserzione di -u.

Qualora la vocale radicale sia é lunga, i mutamenti sono più complessi e dipendono dalla consonante successiva. Se questa è «stretta», é si trasforma nel trittongo éui/éoi [eːw]; talvolta cambia in íui [ɪːw]. Ad esempio: «uccello», NS én, ma NP éoin/éuin; «nuvola», NS nél, ma GS níuil.

I modelli sono i seguenti:

  • Maschili: 1 fer «uomo», ech «cavallo», son «suono».
  • Neutri: 1 cenn «testa», scél «storia».
    1A¹ 1A² 1B¹ 1B²   1A 1A 1A
NS ↓C mac crann fer son ech ↓C cenn scél dliged
GS ↑iC maic crainn fir suin eich ↑iC cinn scéuil dligid
DS ↑(u)C mac crunn fiur sun euch ↑(u)C ciunn scéul dligud
AS ↓C mac crann fer son ech ↓C cenn scél dliged
VS iC á maic á chrainn á fir á shoin á eich iC á chenn á shcél á dliged
NP ↑iC maic crainn fir suin eich ↓iC cenn/cenna scél(a) dliged(a)
GP ↓C mac crann fer son ech ↓C cenn scél dliged
DP ↓Caib macaib crannaib feraib sonaib echaib ↓Caib cennaib scélaib dligedaib
AP ↑(u)Cu macu crunnu firu sunu e(u)chu ↓(u)C(a) cenn/cenna scél(a) dliged(a)
VP ↑Cu á macu á chrunnu á firu á shunu á echu ↓Cu á chenna á shcéla -/-
  • 1A. Maschili, vocale radicale breve a. In molti casi non vi è inflessione -u- al DS (es. NS mac, salm → DS mac, salm) che, per tale ragione, è indistinguibile dal NS. In altri casi, essa è invece presente e, talora, -u- sostituisce la vocale radicale (es. ball, crannbaull, crunn).
  • 1B. Maschili, vocale radicale breve e od o. Essi mostrano alternanza vocalica ↓ei od ↓ou. Il DS può presentare un'inflessione -u-.
§ 2.3 - Sostantivi: seconda declinazione.

La seconda declinazione comprende solo forme femminili. Si tratta degli antichi temi in -ā.

In questa declinazione NS esce in -C (una consonante larga) e GS -(i)Ce (la medesima stretta e seguita da -e). Più esattamente, tutte le forme sono larghe, tranne GS, DS e AS che escono in desinenze strette. Il VS è uguale al NS, mentre il VP è uguale al NP e all'AP. Tipicamente, il NS e il GP sono uguali. Il DP esce nella classica forma in -(a)ib.

  • Femminili: 2 túath, túaithe «tribù».
  2A
NS túath
GS túaithe
DS túaith
AS túaith
VS túath
NP túatha
GP túath
DP túath(a)ib
AP túatha
VP túatha
  • 2A
§ 2.4 - Sostantivi: terza declinazione.

La terza declinazione comprende sostantivi di tutti e tre i generi, che appartengono alla categoria degli antichi temi in -i (3A) e in -u (3B)

I sostantivi di questa declinazione sono caratterizzati dall'avere NS in -(i)C o in -(u)C (quindi uscenti in consonante stretta o larga) e GS in -Co/a (la medesima consonante larga).

  • Maschili: 3A cruth «forma», 3B gestr «ospite» e guð «dio», 3C mergr «midollo».
  • Femminili: 3B súil «occhio» e tíð «tempo», 3E ætt «stirpe», 3F borg «fortezza»
  3A 3B
NS cruth súil
GS crotho/a súlo/a
DS cruth súil
AS cruth súil
VS cruth súil
NP crotha/(a)e/i súili
GP croth(a)e súile
DP crothaib súilib
AP cruthu súili
VP cruthu súili
  • 3A — Me
§ 2.5 - Sostantivi: quarta declinazione.

La quarta declinazione comprende gli antichi temi maschili e neutri in -io, e femminili in -ia o .

La declinazione è caratterizzata dal fatto che molti casi hanno identiche desinenze. Dopo la caduta della nasale, NS è in vocale (-i per i maschili, -a per i femminili e i neutri, tranne eccezioni). Le altre tre forme del singolare sono in -a per i maschili, -o per i femminili, -a per i neutri. Una classe astratta del femminile non ha plurale e termina in -i in tutte le forme. Le forme del plurale sono analoghe a quelle che abbiamo visto in precedenza.

  • Maschili: 4A hani «gallo» e 4B bryti «amministratore».
  • Femminili: 4C gata «strada», 4D giðja «sacerdotessa», 4E elli «vecchiaia», 4F lygi «menzogna».
  • Neutri: 4G hjarta «cuore».
  4A 4B 4C
NS cé(i)le gu(i)de blíad(a)in
GS cé(i)li gu(i)de blíadn(a)e
DS cé(i)liu gu(i)di blíadn(a)i
AS cé(i)le gu(i)di blíadn(a)i
VS cé(i)le gu(i)de blíad(a)in
NP cé(i)li gu(i)di blíadn(a)i
GP cé(i)le gu(i)de blíadn(a)e
DP cé(i)lib gu(i)dib blíadn(a)ib
AP cé(i)liu gu(i)di blíadn(a)i
VP cé(i)liu gu(i)di blíadn(a)i
  • 4A
§ 2.6 - Sostantivi: quinta declinazione.

La quinta e la sesta declinazione comprendono unicamente temi radicali, ovvero temi che terminano in consonante e il cui nominativo coincide con la radice pura. La quinta declinazione, unicamente femminile, segue al singolare la seconda declinazione. Tranne poche eccezioni, NS DS AS sono uguali tra loro e uguali tra loro sono anche NP AP. In molte forme la desinenza -ar del genitivo è semplicemente -r.

  • Femminili: 5A brók «calzone», 5B ́s «oca», 5C mörk «marco», 5D kýr «mucca» ed ær «pecora».
  5A 5B 5C 5D
NS brók gö́s mörk kýr ær
GS brókar gásar merkr kýr ær
DS brók ́s mörk ö́
AS brók ́s mörk ö́
NP brǿkr gæss merkr kýr ær
GP bróka gása marka kúa á
DP brókom ́som mörkom kúm ö́m
AP brǿkr gæss merkr kýr ær
  • 5A — Metafonia labiale in NS DS AS; palatale in NP AP. Il modello 5A comprende molte eccezioni. Il sotto-modello 5A¹ presenta forme che al singolare possono seguire anche il modello 7A. Il sotto-modello 5A² presenta forme che al plurale possono seguire anche il modello 3D.
  • 5B Mentre nel modello 5A i casi NP AP vanno semplicemente in -r, qui agiscono per raddoppiamento della consonante finale della radice. Metafonia labiale in NS DS AS DP. Metafonia palatale in GS NP AP.
  • 5C — Questo modello differisce dal 5A per avere il GS in -r e non in -ar. Inoltre si noti l'esito della vocale radicale nel NP AP che va in -e-. Metafonia labiale in NS DS AS. Palatale in NP AP.
  • 5AC — È una classe di sostantivi dalla doppia declinazione: seguono tanto il modello 5A quanto il 5C.
  • 5D — A questo modello si uniformano tre parole: kýr «mucca», sýr «scrofa» e ær «pecora». Quest'ultima fa eccezione in alcune forme. Metafonia da rotacismo in NS GS NP AP.
§ 2.7 - Sostantivi: sesta declinazione.

Come la quinta, anche la sesta declinazione comprende unicamente temi radicali. È composta esclusivamente di sostantivi maschili.

  • Maschili: 6A fótr «piede», 6B nagl «unghia». Di quest'ultimo modello diamo anche la declinazione del sostantivo irregolare maðr «uomo».
  6A 6B
NS fótr nagl maðr
GS fótar nagls manns
mannz
DS føti nagli manni
AS fót nagl mann
NP føtr negl menn
meðr
mennr
GP fóta nagla manna
DP fótom nöglom mönnom
AP føtr negl menn
meðr
mennr
  • 6A — Il GS esce in -ar. Metafonia palatale in DS NP AP. Labiale in DP.
  • 6B — Il GS esce in -s. Metafonia palatale in NP AP. Labiale in DP.
§ 2.8 - Sostantivi: settima declinazione.

La settima declinazione comprende i temi in -u, solo maschili.

Questa declinazione è caratterizzata da complicate variazioni nella vocale radicale. In tutte il NS esce in -r, il GS in -ar, e l'AS è adesinenziale. Il NP esce in -ir. Una classe di sostantivi astratti trisillabici (modello 7C) segue il NP nel GS DS GP AP.

  • Maschili: 7A völlr «campo» e sonr «figlio», 7B fjörðr «fiordo», 7C fögnoðr «gioia», 7D friðr «pace».
  7A 7B 7C 7D
NS völlr sonr
(sunr)
fjörðr fögnoðr friðr
GS vallar sonar fjarðar fagnaðar friðar
DS velli søni
(syne)
firði fagnaðri friði
frið
AS völl son
(sun)
fjörð fögnoð frið
NP vellir sønir
(syner)
firðir fagnaðir friðir
GP valla sona fjarða fagnaða friða
DP völlom sonom
(sunom)
fjörðom fögnoðom friðom
AP völlo sono
(sunu)
fjörðo fagnaði friði
  • 7A — Metafonia labiale in NS AS DP AP. Metafonia palatale in DS NP. La parola sonr «figlio» presenta complicati conguagli fonetici che ne fanno in pratica un'eccezione.
  • 7B — I sostantivi di questa classe posseggono una semivocale -j- articolata con la vocale radicale. Metafonia labiale in NS AS DP AP. Metafonia palatale in DS NP. Quando per effetto della metafonia la vocale radicale passa ad e, la semivocale cade.
  • 7C — Sostantivi in genere astratti, in cui le forme trisillabiche non subiscono alcun fenomeno di sincope mediana. La principale caratteristica è un AP in -i. Metafonia labiale in NS AS DP. Non vi è alcun fenomeno di metafonia palatale.
  • 7D — I sostantivi di questo modello si declinano senza alcuna forma di metafonia, e hanno, oltre al normale DS in -i, anche una forma di DS adesinenziale, analoga a quella dell'AS.
§ 2.9 - Sostantivi: ottava declinazione: föðr e móðir.

Questa declinazione comprende i pochi temi in -r, maschili o femminili.

  • Maschili: 8A föðr «padre».
  • Femminile: 8B móðir «madre».
  8A 8B
NS föðr
faðir
móðir
GS föðor móðor
DS föðor
feðr
mǿðr
móðor
AS föðor móðor
NP feðr mǿðr
GP feðra mǿðra
DP feðrom mǿðrom
AP feðr mǿðr
  • 8A — Vi è una sincope della vocale mediana nelle forme trisillabiche. Abbiamo metafonia labiale in GS DS AS; metafonia palatale in tutte le forme plurali.
  • 8B — Vi è una sincope della vocale mediana nelle forme trisillabiche. Metafonia palatale in tutte le forme plurali.
§ 2.10 - Participi presenti: nona declinazione.

I sostantivi derivati dai participi, i temi in -nd, hanno in norreno una declinazione particolare, in cui il singolare segue il modello 4A mentre il plurale segue il modello 6A. Questa declinazione è tipica di tutti i participi, più di tre antichi participi che hanno assunto un valore esclusivo di sostantivi (e cioè: bóndi «contadino», fjándi «nemico» e frændi «parente», i cui plurali sono rispettivamente bǿndr, fjándr, frændr.)

  • Maschile: 9 bóndi «contadino» e gefandi «donatore».
  9
NS bóndi gefandi
GS bónda gefanda
DS bónda gefanda
AS bónda gefanda
NP bǿndr gefendr
GP bónda gefanda
DP ́ndom geföndom
AP bǿndr gefendr
  • 9 — In entrambi i casi la metafonia palatale colpisce NP AP, la metafonia labiale DP.
Sezione: Rubriche - Galiana.
Rubrica: Lingue - Turris Babel.
Area: Germanica - Brynhilldr.
Compilato da: Oliviero Canetti.

Creazione pagina: 22.06.2009
Ultima modifica: 18.09.2010

 
POSTA
© BIFRÖST
Tutti i diritti riservati